Miccoli condannato a 3 anni per estorsione con metodo mafioso

Nel 2011 l'ex giocatore aveva tentato di recuperare del denaro con violenza e minacce insieme al figlio di un boss di Palermo

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Miccoli condannato: la cassazione conferma la sentenza a 3 anni e 6 mesi per l'ex attaccante del Palermo per estoriosione aggravata dal metodo mafioso

E' arrivata la condanna definitiva per Fabrizio Miccoli. La seconda sezione della cassazione rigettato il ricorso presentato dai suoi legali e ha confermato per l'ex capitano del Palermo la sentenza a 3 anni e 6 mesi di carcere per aver commissionato un'estorsione aggravata del metodo mafioso insieme a Mauro Lauricella, figlio della Kalsa Antonino "u scintilluni". L'uomo a sua volta era già stato condannato a 7 anni. Miccoli ora dovrà costituirsi per scontare l propria pena ma spera che il Tribunale di Sorveglianza applichi misure alternative.

I problemi con la giustizia di Miccoli risale a circa 10 anni fa. L'attaccante con il sostegno del malavitoso aveva cercato di recuperare con la forza una somma di 12mila euro dall'ex titolare della discoteca "Paparazzi" di Isola delle Femmine, Andrea Graffagnini. Nelle intercettazioni i due hanno anche insultato il giudice Giovanni Falcone, considerato "fango". Miccoli in seguito si scusò pubblicamente per queste dichiarazioni. Il calciatore era stato condannato fin dal primo grado con il rito abbreviato. Dal canto suo Miccoli, che ha vestito anche 10 volte la maglia della Nazionale, ha sempre negato di sapere che Lauricella fosse legato a una famiglia mafiosa.