Milan da Elliott a RedBird per 1,3 mld. Diavolo sarà media company. I dettagli
Milan-RedBird: Gerry Cardinale a Milano per chiudere la trattativa a poche ore dallo scudetto rossonero. Elliott resta nel club. Maldini-Massara confermati
MILAN-REDBIRD: ELLIOTT CHIUDE LA TRATTATIVA CON IL FONDO DI GERRY CARDINALE
Il Milan festeggia lo scudetto e già guarda avanti: il cambio di proprietà pare dietro l'angolo con Elliott che passerà la mano al fondo made in Usa, RedBird (come anticipato dallo scoop di Affaritaliani.it) guidato da Gerry Cardinale (a Milano per chiudere la trattativa): Singer dovrebbe comunque mantenere una quota minoritaria (in campo per questa operazione ci sono le banche JP Morgan e Bank of America, stando a Class Nbc). Come riporta il Corriere della Sera, l'obiettivo del fondo americano è di proseguire la strada vincente intrapresa da Elliott, facendo crescere ulteriormente la squadra e trasformando il club in una media company in grado di prendersi il mercato dello sport come intrattenimento.
MILAN. SCARONI "REDBIRD? TRATTATIVA SI CHIUDA PRIMA DEL MERCATO". MALDINI-MASSARA CONFERMATI
RedBird sta per comprare il Milan per 1,3 miliardi di euro? "Per quanto riguarda Investcorp ho letto che hanno fatto un passo indietro, invece RedBird ne ha fatto uno avanti. Le cifre di cui si parla dimostrano che è stato raggiunto un successo sportivo ma anche finanziario. Che il fondo Elliott prima o poi esca del Milan è stato sempre nei programmi. Non c'è più spazio per i mecenati di una volta, mi auguro che la trattativa si concluda prima dell'inizio del calciomercato", spiega Paolo Scaroni ai microfoni di Radio Anch'io Sport. Il presidente del Milan, il giorno dopo il trionfo dei rossoneri a Reggio Emilia e la festa per lo scudetto, parla del progetto del nuovo impianto. "Se Maldini e Massara rimarranno? Siamo in una fase dove potrebbe cambiare la proprietà e faccio fatica a fare previsioni - sottolinea il numero uno del club rossonero - Per quello che mi riguarda devono proseguire a fare il grande lavoro che hanno fatto negli ultimi anni. Abbiamo una proprietà che ha finanziato ma senza fare debiti. Poi c'è la dirigenza con Gazidis, Maldini e Massara, che hanno lavorato nella stessa direzione di Pioli. Questo ci ha portato al successo".
MILAN SCUDETTO, SCARONI, 'PIOLI UOMO COPERTINA, E IBRAHIMOVIC TROVERA' LA SUA STRADA'
Ieri per il presidente del Milan, Paolo Scaroni, "è stata una giornata favolosa, un'emozione incredibile che mi ha ripagato di tutte le ansie che mi dà il Milan ogni volta che gioca: comincio a stare male 24 ore prima della partita...". L'uomo-copertina di questo scudetto "è Pioli, senza dubbio. Dei giocatori, come sapete, non parlo, quello spetta a Pioli, Gazidis e gli altri". Ma di Ibrahimovic invece sì: a una domanda sul futuro dello svedese Scaroni osserva che "un uomo con quella grande forza interiore saprà trovare la propria strada. Ibra -conclude- è stato buon profeta dicendo che avrebbe riportato il Milan al successo, lui ha giocato un grande ruolo per questo scudetto". Inoltre, "abbiamo una proprietà che ci ha finanziato senza remore, abbiamo dirigenza di primo livello: dall'azionista all'allenatore hanno lavorato nella stessa direzione".
MILAN. SCARONI "LA CHAMPIONS? PER IL MOMENTO CATEGORIA SOGNI. STADIO? VA BENE ANCHE DA 55MILA POSTI"
"La Champions? Categoria sogni, per il momento...", racconta il presidente del Milan, Paolo Scaroni. I rossoneri comunque dovrebbero avere un percorso un po' più semplice il prossimo anno visto che saranno in prima fascia nei sorteggi avendo vinto lo scudetto. Pensate a uno stadio con più di 60.000 posti? "La mia ambizione è che lo stadio sia pieno, il tema che mi preoccupa sono i diritti televisivi all'estero ma lo stadio va bene anche da 50-55.000 posti, oggi non se ne costruiscono di più grandi". State immaginando che il futuro abbia un affluenza ridotta allo stadio?"La televisione gioca un ruolo fondamentale in questo senso. Io non vorrei vedere partite con stadi mezzi vuoti, dobbiamo imparare tutto dalla Premier League, dove gli stadi sono sempre pieni. Voglio fare quello che hanno fatto loro, abbiamo bisogno, come Serie A, dell'audience".
MILAN, SCARONI E IL RISCHIO ESONERO DI PIOLI DOPO IL 5-0 CON L'ATALANTA A DICEMBRE 2019
Tutto parte dal dicembre 2019, con lo 0-5 con l'Atalanta. Ci ha ripensato? "Non mi parli di quella partita, c'ero ed è stato un giorno amarissimo. Si immaginava l'esonero di Pioli ma per fortuna abbiamo deciso il contrario ed è partito il periodo virtuoso che ci ha portato allo scudetto e ad avere i conti sempre più a posto", rivela Paolo Scaroni. La scelta di confermare Pioli e l'addio di Donnarumma con l'arrivo di Maignan. Queste solo le cose chiave? "Non solo, abbiamo una proprietà che ha finanziato ma senza fare debiti. Poi c'è la dirigenza con Gazidis, Maldini e Massara, che hanno lavorato nella stessa direzione di Pioli. Questo ci ha portato al successo". Il Milan non era la squadra più forte."Per noi è stato elemento di leggerezza, poi conta la squadra, non sempre chi ha i campioni più importanti vince. Abbiamo sviluppato i nostri campioni in casa".