Olimpiadi, scherzò sull'Olocausto: licenziato il direttore dell'inaugurazione

Tokyo 2020, il direttore della cerimonia di apertura Kentaro Kobayashi è stato rimosso dall'incarico per le sue battute sull'Olocausto fatte oltre 20 anni fa

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Alla vigilia dell'apertura dei Giochi Olimpici di Tokyo, gli organizzatori hanno licenziato il direttore della cerimonia di apertura per una battuta che aveva fatto sull'Olocausto. E' l'ennesimo danno d'immagine che offusca i Giochi, emerso nelle ore in cui i media nipponici rivelano che l'imperatore Naruhito si e' rifiutato di usare la parola "festa" nel momento in cui dichiarera' aperte le Olimpiadi, a conferma del fatto che sia contrario alla decisione di tenere i Giochi nonostante la pandemia. 

A un giorno dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo 2020, il direttore della cerimonia di apertura, Kentaro Kobayashi e' stato rimosso dall'incarico per le sue battute sull'Olocausto fatte oltre vent'anni fa in occasione di un cabaret. A dare comunicazione del licenziamento e' stata oggi la presidente di Tokyo 2020, Seiko Hashimoto. Kobayashi, un comico giapponese, e' stato rimosso per i suoi commenti sull'Olocausto risalenti al 1998. Il Simon Wiesenthal Center li ha definiti "barzellette antisemite". 

In uno sketch del 1998, Kobayashi e un altro comico fingevano di essere una coppia di famosi intrattenitori televisivi per bambini e lo stesso Kobayashi faceva riferimento ad alcuni ritagli di bambole di carta, descrivendoli come "quelli di quella volta che hai detto 'giochiamo all'Olocausto'". Il duo comico poi scherzava immaginando la rabbia del produttore dello show a causa di questo riferimento all'Olocausto. Questa scenetta "che avevo scritto conteneva linee estremamente inappropriate", si e' scusato in una dichiarazione Kobayashi, una personaggio dello spettacolo molto famoso in Giappone.

Tokyo 2020, imperatore Naruhito dichiarerà aperti i Giochi

Sara' l'imperatore giapponese Naruhito a dichiarare aperte le Olimpiadi di Tokyo 2020. La cerimonia d'apertura dei XXXII Giochi olimpici, posticipati di un anno causa la pandemia di Covid-19, si terra' domani sera allo stadio Olimpico della capitale nipponica. L'imperatore, stando a fonti governative, durante la proclamazione dell'apertura delle Olimpiadi potrebbe evitare di usare la parola 'celebrare'. Infatti, considerando la pandemia di coronavirus in corso, il governo e il comitato organizzatore stanno pianificando di omettere la parola che comunemente e' stata sempre utilizzata in tutte le cerimonie di apertura.

Non sara' presente l'imperatrice Masako nel rispetto della sensibile riduzione dei partecipanti per prevenire la diffusione del virus. I membri della famiglia imperiale non assisteranno ad altri eventi olimpici dopo la decisione, senza precedenti, di non ammettere spettatori alle Olimpiadi. L'imperatore Naruhito e' il terzo imperatore ad aver accettato di dichiarare aperte le Olimpiadi. Nel 1998 suo padre, l'imperatore Akihito, apri' i Giochi invernali di Nagano mentre suo nonno, l'imperatore Hirohito, proclamo' aperte le Olimpiadi di Tokyo del 1964 e quelle invernali di Sapporo del 1972.

La Carta Olimpica prevede che il presidente del Paese ospitante proclami aperti i Giochi. La carta elenca esempi di come dichiarare l'apertura e contiene la parola 'celebrare' ma gli organizzatori giapponesi stanno cercando di astenersi dall'usare un'espressione giubilante il piu' possibile. La presidente di Tokyo 2020, Seiko Hashimoto si aspetta che la cerimonia di apertura sia un momento 'solenne' piuttosto che un festival. Il comitato organizzatore aveva definito Giochi di Tokyo un evento di "recupero e ricostruzione" dopo il terremoto e il successivo tsunami del marzo 2011 ma questo e' stato messo in ombra dalla pandemia di coronavirus.