Parigi 2024, Battocletti d'argento ("Ancora non ci credo") e Diaz di bronzo: il ruggito dell'atletica italiana

Parigi 2024: atletica, un argento e un bronzo in tre minuti, gioia Battocletti e Diaz

di redazione sport

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Parigi 2024: Diaz medaglia di bronzo nel salto triplo. 'Sono contento, ma so di poter migliorare'

"Ho visto tante persone che sono state al mio fianco dall'inizio del mio percorso, le Fiamme gialle, Fabrizio Donato, tutti i miei allenatori, mia mamma, chi è qui con me, la porto con me, sto vivendo un sogno". Così Andy Diaz Hernandez commenta il suo bronzo nel salto triplo ai Giochi olimpici di Parigi 2024 ai microfoni della Rai. "Ovviamente nella qualificazione mi ha preso un po' l'ansia di dimostrare perché era la prima volta che gareggiavo con la maglia azzurra, ma oggi mi sono lasciato andare. Ho visto questa finale come un'altra gara che ho vinto - dice ancora -. Sono contento, ovviamente sono contento, una medaglia è meglio di niente, ma realmente mi vedo con la possibilità di migliorare, quindi non mi resta altro che aspettare le prossime gare". "Questo è stato un percorso molto difficile, ho imparato tantissimo dalla vita, ho avuto al mio fianco persone che mi hanno aiutato umanamente, non soltanto come sportivo, quindi questo mi ha fatto soltanto sognare di fare quello che dovevo fare", racconta Diaz che poi aggiunge ridendo che anche il suo allenatore gli ha detto di aver vinto una medaglia di bronzo dodici anni dopo di lui, definendolo destino. "Non resta altro che migliorarla, no? Questa è la prima, ormai si inizia, si parte da qua e nelle prossime gare per la maglia azzurra sono sicuro che farò ancora meglio", conclude l'atleta italo-cubano.

Parigi 2024: Battocletti argento nei 10000 metri. 'Questa medaglia fa un po' sorridere, ancora non ci credo'

"Questa medaglia fa anche un po' sorridere, mettiamola così. Ero arrivata a queste Olimpiadi con la voglia di imparare tanto e allo stesso tempo di mettermi alla prova. Il mio focus, come ho sempre detto, era il 5000 perché andavo fortissimo e le cose che stavano andando bene, perché ero felice". Lo ha detto ai microfoni della Rai, Nadia Battocletti, vicecampionessa olimpica dei 10000 metri femminili. "Nelle ultime settimane ho causato un paio di fastidi e dolori, quindi mi hanno obbligato a ridurre il carico - ha continuato -. Io solitamente in media arrivo al chilometraggio giusto per il 5000, per il 10000 neanche a pensarci. Questa è la mia quarta gara sui 10.000, e l'avvicinamento non è stato semplice, anche dopo il 5000 sono stata tanto male, per questo devo ringraziare Carlo Ranieri e il mio staff medico, perché davvero ho avuto tanto fastidio, tanto male. Perché a un certo punto papà mi guarda e mi dice 'Per me può bastare così, hai fatto già tantissimo. Non esageriamo, meglio la salute', soltanto che volevo divertirmi ancora un po'. Infatti sono entrata qui con un sorriso, con una leggerezza, negli ultimi metri c'era lo stadio davvero che implodeva". Ma non è stato semplice, racconta ancora Battocletti, perché "il riscaldamento non è andato come speravo, dopo una decina/dodicina di minuti ho iniziato ad accusare male al tendine. In fretta e furia Carlo mi ha messo un tape. E nel corso della gara ogni giro mi si staccava sempre più, finché è arrivato sotto la scarpaa e rimaneva sotto. 'Adesso che facciamo?', ho pensato. Il male era tanto forte, ma una cosa ho sbagliato nei 5000 e forse è perché effettivamente siamo andati tanto forte e più di così forse non avrei potuto fare. Ed è stato il fatto che quando loro strappano, strappano forte, poi tagliano quel ritmo nell'ultimo giro e quindi nell'ultimo 500 metri/600 metri avevo gli occhi aperti, ho detto 'No, adesso non mi scappate'".

"Sono davvero molto felice, devo ringraziare la mia famiglia, il mio staff, il mio staff medico, il mio sponsor, il mio gruppo sportivo, le Fiamme azzurre, tutti gli italiani che in questi giorni mi hanno davvero riempito di messaggi di affetto, di felicità e di leggerezza e devo ringraziare la mia Cavareno che mi sta dando un'altra serata, con un maxi schermo - continua Battocletti -, davvero quando mi inviano i video, quando mi inviano i disegni dei bambini, gli audio, è una cosa che davvero mi si scioglie il cuore". "Sono ancora in defibrillazione, non capisco bene quello sia successo. Gli ultimi 100 metri sono stati una cosa allucinante, ho seguito alla perfezione le atlete che mi avrebbero portato via, le atlete più veloce, per quello che sono state all'interno. Infatti immaginavo mia mamma che mi diceva di stare attenta, occhio non cadere, non stare all'interno, all'ultimo giro sono stata perennemente all'interno", conclude la neocampionessa.

Parigi 2024: atletica, un argento e un bronzo in tre minuti, gioia Battocletti e Diaz

Una straordinaria Nadia Battocletti compie l'impresa di vincere la medaglia d'argento nei 10.000 ai Giochi di Parigi 2024. Dopo appena tre minuti arriva anche il bronzo di Andy Diaz nel salto triplo, con l'Italia protagonista, e fa meno male il quarto posto della 4x100, deposta tre anni dopo Tokyo. La Battocletti è la prima atleta nata in Europa a salire sul podio dei 10.000 metri alle Olimpiadi dopo ben 24 anni, quando fu nel 2000 la portoghese Fernanda Ribeiro a conquistare il bronzo dopo l'oro di Atlanta. La fuoriclasse del mezzofondo si prende il podio a cinque cerchi con il record italiano di 30:43.35 al termine di una prova straordinaria, con un avvio nei primi posti, una parte centrale dove ha mantenuto le distanze, staccandosi leggermente dalla testa, ma sempre in controllo, per chiudere con uno sprinti finale, che le ha regalato la gioia d'argento, dopo averla sfiorata nei 5000 di lunedì sera che l’avevano vista per un paio di ore al terzo posto prima di tornare quarta in classifica. Vince di nuovo la keniana Beatrice Chebet (30:43.25) tallonata in volata dalla trentina allenata dal papà-coach Giuliano, mentre è di bronzo l’olandese campionessa uscente Sifan Hassan (30:44.12). Giù dal podio altre due keniane, Margaret Chelimo Kipkemboi (30'44"58) e Lilian Kasait Rengeruk (30'45"04).

Il saltatore di origine cubana corona il sogno inseguito a lungo di indossare la maglia azzurra e di essere protagonista ai Giochi con un salto da 17,64 (+0.7) all’ultimo tentativo migliorando di un centimetro il gran balzo iniziale a 17,63 (-0.2) con cui rimane in zona podio per tutta la gara. È bronzo olimpico come il suo allenatore Fabrizio Donato che l’aveva conquistato a Londra dodici anni fa. Oro per lo spagnolo campione europeo Jordan Diaz a 17,86 (+0.1), argento al portoghese campione uscente Pedro Pichardo con 17,84 (+0.2). L’Italia sale così a quota tre medaglie nell’atletica in questa edizione, dopo il bronzo nel lungo di Mattia Furlani.

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