Parigi 2024, il Cremlino sul caso Carini-Khelif: "Giochi che rasentano la perversione"
Mosca interviene sul caso che monopolizza l'attenzione ai Giochi
Imane Khelif e Angela Carini (foto Ipa)
Parigi 2024, il Cremlino sul caso Carini-Khelif: "Manifestazioni pseudo-liberali che rasentano la perversione"
"Le Olimpiadi sono vittima di manifestazioni pseudo-liberali che a volte rasentano la perversione". La Russia prende posizione sulle polemiche che hanno accompagnato il match di boxe tra Angela Carini e l'algerina Imane Khelif, esclusa dai Mondiali di boxe per non aver superato il 'gender test', ma ammessa dal Cio ai Giochi. Il tema è stato affrontato dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando durante un punto stampa.
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La Russia non è presente a Parigi 2024 con una proprio delegazione. Gli atleti competono come 'atleti indipendenti'. Mosca, dall'inizio dei Giochi, non ha risparmiato giudizi taglienti alla manifestazione a cinque cerchi, a partire dalla cerimonia d'apertura giudicata ''un enorme fallimento'' dalla portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, con il "crollo dei trasporti" dovuto al sabotaggio sulla rete ferroviaria francese e con gli "spettatori rimasti seduti per ore sotto la pioggia battente" mentre gli organizzatori "non avevano previsto né le nuvole né i tendoni". Il centro di Parigi, ha aggiunto, è stato ''trasformato in un ghetto'' e che è ''infestato dai topi''.
Zakharova non ha risparmiato critiche nemmeno sulla scelta di un tedoforo speciale, affermando che si è scelto di far portare la torcia olimpica al ''rapper tossicodipendente Snoop Dogg''. Quindi, come prevedibile, ha criticato la ''parodia Lgbt dell'Ultima Cena'', ''soggetto sacro per i cristiani'', con ''gli apostoli rappresentati da travestiti''. Anche la Chiesa ortodossa russa si è indignata parlando di un ''suicidio storico e culturale'' in ''una delle capitali cristiane della civiltà europea''.