Mourinho attacca in diretta tv: "C'è Massimo Mauro?". Ecco cosa aveva detto

Mourinho attacca Mauro: "Non rispetta chi mangia nel piatto dove ha mangiato pure lui"

di redazione sport
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Mourinho attacca in diretta tv: "C'è Massimo Mauro?"

José Mourinho contro Massimo Mauro. L'allenatore della Roma va in tackle sull'ex calciatore di Juventus e Napoli, ora opinionista televisivo su Mediaset. Dopo la vittoria giallorossa contro la Cremonese (2-1 che vale la qualificazione ai quarti di Coppa Italia: sarà derby con la Lazio), lo Special One è intervenuto in diretta su Canale 5: "Non c'è Massimo Mauro in studio? Peccato... Ci vuole rispetto per le nostre difficoltà. Cosa avrei voluto dirgli? Per un ex calciatore, non rispettare gente che mangia nello stesso piatto dove lui ha mangiato, che saremmo noi, è una brutta cosa. Ci sono commentatori e commentatori. Quando guardo un commentatore che è stato un allenatore o un giocatore, penso sempre che capisca chi mangia dallo stesso piatto dove ha mangiato anche lui".

 


Roma, ecco perché Mourinho ce l'ha con Massimo Mauro

Mourinho non aveva digerito il commento in tv a Pressing dopo Roma-Napoli 2-0 dello scorso 23 dicembre, quando Massimo Mauro disse: "Risultato giusto, è stata una partita difficilissima per l'arbitro perché i giocatori hanno avuto un comportamento a dir poco discutibile. La differenza l'hanno fatta gli attaccanti: male Kvara e Osimhen, bene Lukaku e Belotti che mi è piaciuto. Almeno c'è stato un po' di agonismo. Il Napoli dell'anno scorso non avrebbe avuto alcuna difficoltà contro questa Roma. Se quella di provocare gli avversari è una strategia, secondo me è antisportivo. Infatti Mourinho se l'è presa con Kvara perché accentuava le cadute, ma prima dovrebbe dirlo ai suoi giocatori. Zalewski è rimasto a terra per un minuto e sembrava che dovesse andare in ospedale, con tutte le telecamere che ci sono oggi i giocatori dovrebbero smetterla perché fanno brutta figura. In questo caso capisco che l'arbitro, chiaramente condizionato e messo in difficoltà, possa sbagliare e perdere la testa. La seconda ammonizione di Osimhen non c'era, anzi non era proprio fallo, in Inghilterra si mettono a ridere".