Test di Medicina, bufera sui risultati. Record di ammessi con 90, qualcosa non torna. Scatta l'indagine
Scatta la denuncia del Comitato per il diritto allo studio: "In alcuni atenei controlli troppo superficiali"
Test di Medicina, tre atenei nel mirino per il record di promossi col massimo dei voti
Bufera sui risultati dei test di Medicina nelle Università, troppi 90. Significa rispondere correttamente a 56 domande sulle 60 totali. Un dato che ha fatto subito scattare l'allarme e pure la denuncia da parte del Comitato per il diritto allo studio. Lente d'ingrandimento in particolare su tre città: Napoli, Palermo e Padova. L'accusa: "In alcuni atenei controlli troppo superficiali". Ma la replica di chi organizza i test è secca. Cineca: "Tutto regolare". Il numero di posti messi a disposizione dagli atenei per Medicina e Odontoiatria, negli ultimi anni, è aumentato arrivando a 20.867 (dei quali 14mila nelle università pubbliche) ma contemporaneamente - riporta La Repubblica - è cresciuto anche il punteggio minimo che permette di iscriversi. Quest’anno, con i nuovi test che vengono scelti tra una serie di domande con relative risposte esatte pubblicate (un po’ come avviene per l’esame di guida) sul sito del ministero dell’Università.
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Non solo: il 90, cioè il punteggio massimo, è stato molto diffuso. I candidati potevano partecipare a due sessioni, a maggio e luglio, per poi entrare in graduatoria con il punteggio più alto. Ebbene, - prosegue la Repubblica - ci sono tre atenei dove i 90 sono molto più numerosi rispetto agli altri, dice sempre il Comitato: Federico II di Napoli, Palermo e Padova. A Napoli il 3,4% dei candidati ha raggiunto il massimo, a Torino la metà, l’1,7%. Statisticamente, una differenza così rilevante è piuttosto difficile da spiegare. I candidati per i quasi 21mila posti sono stati oltre 53mila a maggio e oltre 44 mila a luglio. Ovviamente in molti casi si tratta di persone che hanno ripetuto il test due volte. Venti giorni prima delle prove, sono stati pubblicati 7 mila quesiti, con cinque risposte ciascuno, dai quali poi sono stati selezionate le sessanta domande, alle quali rispondere in cento minuti.