Usa, accordo storico nel mondo del calcio americano

Uomini e donne avranno stessi compensi, pensione e persino asili nido

di Daniele Rosa
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Usa, nel calcio uomini e donne sullo stesso piano 

Dopo anni di trattative e discussioni pochi giorni fa l’ American Soccer Federation ha firmato due accordi “storici” con le associazioni dei calciatori maschili e femminili. L’accordo prevede che entrambi i sessi ricevano stessi compensi ed equa distribuzione dei proventi per la partecipazione ad amichevoli, competizioni ufficiali, diritti televisivi, sponsorizzazioni e vendita di biglietti.

È evidente che questo accordo, vigente per il momento solo negli Usa, è una pietra miliare verso la parità di retribuzione nello sport. La presidente dell’ASF, Cindy Parlow Cone, ha dichiarato “Questo è un momento davvero storico. Gli accordi cambieranno per sempre lo sport qui negli Stati Uniti e potenzialmente anche nel resto del mondo”. Come tutti gli accordi sindacali importanti l’intesa è stata raggiunta dopo lunghi confronti tra le parti.

Si è trascinata per anni con proteste e sotto  la pressione di una causa per discriminazione salariale fatta all’ASF. Dopo sei anni di contenzioso, la Federazione si è accordata per un risarcimento di 24 milioni di dollari con le giocatrici per aver sistematicamente dato loro meno sostegno e denaro rispetto ai loro colleghi maschi. La vittoria in tribunale ha così aperto la strada all’accordo sulla parità di retribuzione.

Usa, divisione equa dei ricavi tra giocatori uomini e giocatrici

Le parti hanno deciso che l’accordo avrà ha una validità iniziale fino al 2028. Le due squadre si divideranno così i premi ottenuti nelle partecipazioni ad amichevoli, partite ufficiali e competizioni internazionali come, ad esempio, i prossimi Mondiali in Katar. E pure quelli della Coppa del Mondo femminile che si terrà invece nel 2023 in Australia e Nuova Zelanda. 

L'accordo si estende anche ai Campionati mondiali maschili e femminili del 2026 e del 2027 e comprende pure la parte di ricavi commerciali, sponsorizzazioni e diritti televisivi. Tutto sarà diviso a metà tra giocatori e giocatrici. La FIFA, l'ente che raggruppa il calcio mondiale, ottiene dai diritti televisivi, dalle sponsorizzazioni e dalla pubblicità per i mondiali maschili molti più introiti che per quelli femminili e paga alle Federazioni importi più alti per la partecipazione ai mondiali maschili che a quelli femminili. La Federazione degli Stati Uniti e le associazioni dei calciatori hanno deciso di correggere questa diseguaglianza.

Usa, dai ricavi il 10% alla Federazione e il 90% ai calciatori

I ricavi che le squadre maschili e femminili otterranno dai premi e dai proventi per la partecipazione ai Mondiali, indipendentemente dalla loro classifica, sarà condiviso e di quella cifra, il 10% andrà alla Federazione e il 90% ai calciatori di entrambe le squadre. Nei Mondiali 2026 e 2027 la Federazione manterrà il 20% e gli atleti l'80%. Se solo una delle due squadre parteciperà ad un torneo, avrà diritto al 70% degli introiti mentre il restante 30% andrà alla Federazione.

Il sistema di pagamento sarà dettagliato in base all'importanza e al risultato delle partite, ma dovrà essere applicato ugualmente a uomini e donne. Per giocare un'amichevole, verrà addebitato un minimo di 8.000 dollari, più un bonus fino a 10.000 a seconda del risultato e dell'importanza dell’avversario. Per le partite ufficiali, ci sarà un bonus minimo di 10.000 dollari fino a 14.000 a seconda della competizione e del risultato.

Inoltre i calciatori di entrambe le squadre avranno un piano pensionistico e un asilo nido per i bambini. Il calcio femminile degli Stati Uniti è uno sport molto seguito molto. La nazionale ha vinto gli ultimi due Mondiali, nel 2015 e nel 2019. Questi successi hanno creato le basi per arrivare a questo accordo che però, per il momento, rappresenta ancora un’eccezione.

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