Ponte di Pasqua tra le residenze sabaude: ecco le 5 destinazioni da non perdere
Dalla Venaria Reale al Castello di Agliè: eventi, musica e cultura per un weekend lungo all’insegna del turismo di prossimità in Piemonte
Ponte di Pasqua tra le residenze sabaude
Sale affrescate, lampadari barocchi, arazzi, corridoi con file di specchi incorniciati da stucchi dorati, giardini e antiche scuderie: le dimore del circuito delle residenze sabaude sono maestose testimonianze dei fasti del glorioso passato della casa reale di Savoia. Concepite per scopi diversi – per una villeggiatura poco distante da Torino, per l’intrattenimento, per accogliere e rifocillare l’aristocrazia dopo battute di caccia, per offrire rifugio a prestigiosi ospiti internazionali o per incontri diplomatici riservati – celebrano il gusto estetico della dinastia, una “corona di delizie” di palazzi oggi gestiti dallo Stato o da fondazioni.
Dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1997, le residenze sabaude rappresentano un esempio unico di architettura e urbanistica barocca in Europa. Costruite tra il XVII e il XVIII tra Torino e il suo territorio circostante, si prestano oggi per itinerari che uniscono arte, storia e paesaggio, all’insegna del turismo di prossimità. Nel weekend di Pasqua 2025, molte di queste apriranno le loro porte con eventi speciali, visite guidate, attività per famiglie e mostre temporanee. Un’occasione per un day tour culturale nel cuore del Piemonte.
Le 5 residenze sabaude da non perdere
1) Reggia di Venaria Reale: il jazz nei giardini del re
Costruita nel XVII secolo su progetto di Amedeo di Castellamonte, la Reggia fu pensata da Carlo Emanuele II come residenza di caccia. Abbandonata per quasi due secoli, è tornata agli antichi splendori solo nel 2007, dopo un imponente restauro. Durante la visita, da non perdere il Salone di Diana, capolavoro dell’architetto di corte Filippo Juvarra, e la maestosa Galleria Grande.
Sabato 19, domenica 20 e lunedì 21 aprile, passeggiando nei giardini, i visitatori potranno immergersi in un percorso musicale diffuso grazie a cinque allestimenti sonori dedicati a differenti linguaggi jazzistici, dal jazz tradizionale al manouche, dal blues al soul. L’esperienza sarà arricchita dalle passeggiate sonore della JST Jazz Parade, una marching band ispirata alle celebri band itineranti di New Orleans. Nel lungo weekend di Pasqua inoltre si può godere dello spettacolo della Fontana del Cervo nella Corte d’onore con i suoi 100 getti d’acqua. (Piazza della Repubblica 4, Venaria Reale, Torino).
2) Palazzina di Caccia di Stupinigi: tra animali fantastici e uova decorate
La Palazzina fu inaugurata nel 1731 come residenza di caccia per Vittorio Amedeo II e rappresenta una delle opere più originali di Filippo Juvarra. Curiosità: qui soggiornò anche Napoleone Bonaparte nel 1805, in viaggio verso Milano per essere incoronato Re d’Italia. Domenica 20 aprile alle 15:45, un’attività speciale per famiglie porterà i più piccoli alla scoperta degli animali raffigurati negli affreschi e negli arredi della Palazzina. Seguirà un laboratorio creativo per decorare uova pasquali ispirate a cervi, pavoni e creature alate. Nel weekend sarà aperto anche il Villaggio Pasquale nelle Scuderie Reali, con mercatini artigianali, dolci tradizionali e animazioni per bambini. (Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi, Torino).
3) Castello di Racconigi: arte barocca e laboratori per bambini
Il castello fu dimora di Carlo Alberto e poi del re Umberto II, l’ultimo sovrano d’Italia. Il parco circostante, progettato dal paesaggista tedesco Xavier Kurten, è un esempio di biodiversità dove è facile avvistare aironi, cicogne e scoiattoli. Domenica 20 aprile, il Castello di Racconigi – residenza prediletta dei Savoia durante l’estate – ospita due eventi: al mattino, l’officina creativa “L’Allegra officina delle uova”, e nel pomeriggio, una visita guidata tra le stanze barocche e le serre storiche del parco. (Via Francesco Morosini, 3, 12035 Racconigi, Cuneo).
4) Castello ducale di Agliè: tappeti d’Oriente e fasti d’epoca
Residenza preferita di Maria Cristina di Borbone, il castello è noto anche per essere stato il set della serie tv “Elisa di Rivombrosa”. Si dice che nella biblioteca siano conservati alcuni volumi appartenuti a Cavour.
A Pasqua e Pasquetta, le sale saranno aperte per accogliere i visitatori con una mostra d’arte tessile: Nobili Tappeti. L’esposizione, curata da Luca Emilio Brancati, raccoglie opere rare dal XVI al XIX secolo, provenienti da collezioni private. (Piazza Castello 2, Agliè, Torino).
5) Castello di Govone tra giardini e affreschi
Il Castello di Govone, situato tra le colline del Roero, fu residenza estiva dei Savoia e deve gran parte del suo aspetto attuale alla ristrutturazione voluta da Re Carlo Felice, che ne fece un’elegante dimora tra il 1820 e il 1831. I lavori furono affidati all’architetto Ernesto Melano e all’ingegnere di corte Giuseppe Cardone, che trasformarono il castello in un raffinato esempio di gusto neoclassico e rococò piemontese. La Sala Cinese del castello conserva preziosi pannelli in carta di riso dipinti a mano, realizzati a Canton alla fine del Settecento, testimonianza dell’interesse per l’arte orientale che caratterizzò molte corti europee del tempo.
Oggi, l’edificio sorprende per i suoi affreschi, in particolare quelli del salone d’onore, attribuiti a Luigi Vacca e Fabrizio Sevesi, e per i curati giardini all’italiana che si affacciano sul paesaggio vitivinicolo circostante. Il 21 aprile, giorno di Pasquetta, il Castello apre al pubblico con visite guidate dalle 10 alle 12:30 e dalle 15 alle 18, offrendo un’opportunità per scoprire una delle residenze meno conosciute del circuito sabaudo. (Piazza Roma 1, Govone, Cuneo).
Per tutte le visite si consiglia la prenotazione online, data la forte affluenza prevista nel weekend pasquale. I biglietti sono acquistabili sui siti ufficiali delle singole residenze o attraverso i circuiti regionali del turismo. Molte strutture offrono anche ingressi combinati e sconti per famiglie e ragazzi sotto i 14 anni. Alcune visite guidate e attività per bambini richiedono un contributo extra.