Affari di Genio

Si ricomincia con nuove regole

Tornare sui banchi di scuola è spesso un desiderio di chi non può più tornarci per evidenti limiti di età. Per tutti gli altri, invece, compresi tra l'età elementare e quella universitaria, da lunedì 9 settembre si è ripreso un percorso che traghetterà ciascuna categoria  all'età adulta e a quella del mondo del lavoro e delle responsabilità.

Niente più delle esperienze dirette insegnano quale sia la strada più opportuna da intraprendere, come nulla più del proprio presente sa farsi interprete della congruenza dell'esperienza, all'attesa vissuta. Ecco perchè la prima regola che declina la realtà è quella di cimentarsi con i fatti, con gli eventi che si traducono giorno dopo giorno in un aula di scuola e poi tra le mura di casa quando ci si addestra ad apprendere. Il risultato finale sarà quello di trasporre l'esperienza diretta con l'effettiva capacità di saper usare quanto si è appreso, in un progetto di vita. E nulla più del campo ci può dire se la partita la stiamo conducendo in modo rigoroso, efficiente e utile, rispetto agli obiettivi che abbiamo deciso d'inseguire.

Durante il Summer Camp della Soft Skills Academy di GenioNet a  LaThuile, tenutosi a Settembre, Dorotea Serra - formatrice di Torino - ci spiega in poche parole quale sia la differenza tra una preparazione teorica ed una sul campo; e come una prospettiva su carta muti la propria condizione quando l'esperienza diventa diretta.  

"All'interno della Soft Skills Academy - dice Dorotea - si lavora sulle proprie emozioni, sui propri pensieri e sui propri comportamenti. Un'esperienza intensiva che poi si perpetua nelle aule durante l'anno, in cui il lavoro di gruppo contribuisce ad alimentare la  necessaria consapevolezza per dispiegare con efficienza il proprio lavoro".

Queste sono le regole da adottare per definire e raggiungere gli scopi che ciascuno dovrebbe prefiggersi prima d'intraprendere un percorso. 

Porre in essere questo cammino è infatti una delle cose più difficili da realizzare.  Anche perchè prima di giungere alla tappa più importante - cominciare un cammino professionale - ve n'è un altro precedente da assumere: ovvero quello di un percorso di studi che richiede un metodo. 

Ed è sul metodo che le acque si fanno perigliose per molti ragazzi.  I quali decidono d'iniziare un percorso di studi che spesso s'infrange sulle barriere dell'apprendimento; in cui vengono minate le aspettative cognitive e che inducono talora a ledere l'autostima personale, fino a indurre all'abbandono scolastico. Ecco perchè avere coscienza del proprio modo di apprendere diventa la cifra stilistica del sapere soggettivo e di conseguenza dell'agire sociale individuale che può fare la differenza.

Dorotea ricorda in questo senso che  il lavoro quotidiano, espresso sia nell'esercizio all'apprendimento sia nell'acquisizione delle soft Skills, ad esempio, è propedeutico alle relazioni familiari piuttosto che a quelle professionali. 

Diventano cioè parte di noi stessi e della nostra vita riuscendo ad incidere non solo sulla propria autostima ma sull'identità di ognuno. Ecco perchè la fase esperienziale di gruppo è sempre catartica; ed ecco perchè le aule sono sempre più partecipate.

L'essere umano è un animale sociale e dispiega il proprio 'statuto umano' nell'accoglienza dell'altro e nella concreta trasformazione di un'idea in un progetto concreto. Trasformando la teoria in prassi. 

Dorotea racconta anche l'importanza delle emozioni nell'edificazione di un progetto individuale e in modo particolare di quelle che lei ha vissuto. Sono divenute ciò che ha alimentato la sua voglia di dare per definire il ciò che è diventata. In una reciprocità quotidiana che illumina il suo cammino e le restituisce un senso "quando vedo arrivare un ragazzo soddisfatto in ufficio".

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Max Rigano