Sanità Parma, Fanelli: soldi sul dolore cronico. Così si uccide la categoria
Sanità, Guido Fanelli luminare della terapia del dolore è stato arrestato per corruzione insieme ad altri 19 tra medici e manager
LUMINARE è sicuramente quella persona insigne per dottrina e capacità professionale, ineccepibile dal punto di vista morale ed esempio dunque di rigore umano e scientifico!
Orbene... non sempre è così!
In seguito a un blitz del Nas di Parma arrestati 19 medici - tra cui appunto un "luminare" della terapia del dolore di malattie croniche quali cefalee e mal di schiena, accusato di corruzione e riciclaggio - e imprenditori di ditte farmaceutiche.
Sempre nell'ambito dell'indagine, 75 gli indagati in 7 regioni (Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Toscana, Umbria, Lazio) a cui vengono contestati i reati di associazione per delinquere nel campo della sperimentazione sanitaria e nella divulgazione scientifica per favorire imprese farmaceutiche italiane ed estere.
Secondo l'inchiesta denominata "PASIMASI", Guido Fanelli, direttore della struttura di Anestesia e Rianimazione dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma, sarebbe il perno del sistema realizzato per incamerare ingenti somme di denaro e beni di valore attraverso l'asservimento agli interessi commerciali di alcune importanti ditte farmaceutiche.
Nel 2010, in veste di consulente tecnico del governo, contribuisce alla stesura della legge 38 della Repubblica Italiana che tutela il diritto del cittadino ad accedere alla terapia del dolore con farmaci antidolorifici.
Dopo questa legge il ruolo di Fanelli diventa sempre più centrale in Italia e all'estero grazie alle sue competenze!
Nei vari centri regionali della terapia del dolore controllati da Fanelli sono state condotte sperimentazioni cliniche illegittime su pazienti ignari a scopo di promuovere determinati prodotti farmaceutici.
Dalle indagini del Nas emerge che i congressi organizzati dal luminare a titolo di ECM siano stati pilotati e sponsorizzati da imprese farmaceutiche, produttori di dispositivi e informatori farmaceutici.
L'afflusso di tangenti sarebbe stato mascherato attraverso attività commerciali fittizie e prestanome non direttamente riconducibili al luminare.
Soldi poi reinvestiti in autovetture, yacht, appartamenti e conti esteri protetti.
Il sedicente primario sessantaduenne dai lunghi capelli brizzolati nelle intercettazioni telefoniche dichiara: "Comando io, ho creato un sistema e sposto milioni di euro con la scienza. Sono bravo a tenere il piede in quattro o cinque scarpe".
Il ruolo di Fanelli è aver dunque individuato nel dolore cronico un affare da milioni di euro!
Emblematico lo yacht Pasimasi V usato dallo stesso per le vacanze di famiglia, dotato del logo della casa farmaceutica pronta a provvedere in cambio della pubblicità a costi e manutenzione.
Il tutto alle spalle di pazienti ignari, sottoposti senza il proprio consenso a sperimentazione di farmaci ed usati dunque come cavie umane.
Il tutto ancora una volta a discapito dell'immagine di una categoria intera....quella medica!
Perché di fronte ad episodi sempre più frequenti ed incresciosi di malasanità, spesso dovuti alle conseguenze dei noti tagli al sistema sanitario, facile ormai per l'immaginario collettivo individuare nella figura del medico il demone del male e del lucro!
Facile dunque ignorare l'enorme numero di professionisti innamorati ancora, nonostante tutto, della propria professione fatta di vocazione e sacrifici, ripagati soltanto da legittimi quanto modesti compensi se rapportati poi alle reali difficoltà quotidiane di un sistema ormai logoro!
Facile per gli utenti far di tutte le erbe un fascio!
Difficile invece per noi medici lontani anni luce dai dorati mondi dei sedicenti colleghi indegnamente definiti luminari ancora una volta chinar la testa di fronte a tanta corruzione, avendo come unica arma quella "scienza e coscienza" di cui ormai in pochi si fidano!