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Just Cavalli: esclusiva serata siciliana con i vini dei Principi di Spadafora
Just Cavalli, nello splendido giardino estivo, all’ora dell’aperitivo ha proposto per tutta la Milano Food Week cibi e vini d’eccellenza. Oggi la Sicilia.
Dalle ore 20.30 alle 23, Domenica 12 Maggio la protagonista della serata del Just Cavalli è la Regione Siciliana, con i prodotti della sua terra. Lo chef Berengario Stagno D’Alcontres direttamente dal suo sito "Un principe in cucina" proporrà una rivisitazione di alcune antiche ricette della sua famiglia e presenta il suo affascinante libro “Appunti di un aristocratico cuciniere siciliano del XXI secolo”.
JUST CAVALLI - Via Luigi Camoens c/o Torre Branca - 20121 Milano (MI) Metro: Cadorna – MM1 – MM2 Bus: 29,30,61
PRINCIPI DI SPADAFORA
In Italia è boom di vignaioli under 25, titolava pochi giorni fa il sito www.palermotoday.it pubblicando la storia della monrealese Kiki Spadafora. I riflettori sul ritorno dei ragazzi alla terra e in particolare nel settore vitivinicolo si sono accesi al Vinitaly, evento al quale Enrica (Kiki) Spadafora ha partecipato: "Oggi la vera innovazione è tornare ai metodi antichi e avere la pazienza del vecchio contadino. La modernità sta invece nel far conoscere il prodotto nel mondo" dichiarava a Verona la giovane imprenditrice.
IL LIBRO DI BERENGARIO STAGNO D’ALCONTRES
Caterina de’ Medici e la béchamelle, Stanislao I e il babà, i sumeri e il formaggio, in questo libro si trovano queste e tante altre piccole vicissitudini di cucina su cui né gli storici né i cuochi si soffermano mai. Un libro che racconta le pietanze aristocratiche, i personaggi e i costumi percorrendone la storia, unendo ironia, sagacia e curiosità a quelli che dovrebbero essere toni più accademici. Una pubblicazione che affascina sia l’appassionato di storia che l’appassionato di cucina.
Berengario Stagno dei Principi d'Alcontres e di Montesalso appartiene a un’antica famiglia siciliana di Messina. Appassionato di musica, archeologia e cucina, ha da alcuni anni iniziato un percorso come cuciniere personale, dapprima per divertimento, poi in modo decisamente professionale. Lo studio dei piatti antichi, la storia dell’ambiente in cui sono nati e l’evoluzione nel tempo gli hanno permesso di renderli attuali e moderni, caratterizzando la sua cucina in modo univoco.
I ricordi che lo guidano sono di quando in cucina c’erano i Monsù (così in famiglia si chiamavamo i cuochi): una cucina aristocratica, ma purtroppo anche dimenticata, frutto di molto lavoro e cura estrema.
Vino dei Principi di Spadafora
Azienda vitivinicola siciliana
Vino dei Principi di Spadafora. Vini bianchi e rossi: i vitigni da cui si producono i vini di ottima qualità sono Grillo, Chardonnay, Catarratto, Inzolia, Nero d’Avola, Syrah, Cabernet Sauvignon, Merlot. I vitigni di questa Azienda producono uve di eccellenza siciliana le quali vengono raccolte a mano; arrivano in cantina in piccoli carrelli e vengono poi utilizzate per la produzione di vini di ottima qualità che al palato danno un’esplosione di aromi e gusti che richiamano la Sicilia.
LA FAMIGLIA
Spadafora è una nobile famiglia siciliana di cui le prime tracce certificate risalgono al 1230. Nei secoli il Casato ha avuto il predominio su cinque principati, un ducato, due marchesati, una contea e venticinque baronie. Alcuni dei componenti della famiglia hanno occupato cariche di primo piano nel Regno di Sicilia e in alcuni Stati Europei. Il fondatore dell’Azienda Agricola è don Pietro dei Principi di Spadafora che riceve in eredità la tenuta dallo zio Michele De Stefani, valente agricoltore ed allevatore di cavalli da corsa. La tenuta subisce parecchi danni durante il terremoto del 1968; ma don Pietro si impegna sia nella ricostruzione che nella riqualificazione dell’azienda rivalutando i vigneti autoctoni e portando in Sicilia vigneti alloctoni destinati alla nascita di vini di qualità. L’attuale proprietario è Francesco Spadafora, figlio di don Pietro, e domani Enrica Spadafora, sua figlia.
L’AZIENDA
E’ dal 1988 che Francesco Spadafora è alla guida dell’Azienda; sviluppando quel discorso sulla qualità iniziato da Don Pietro ed introducendo moderni criteri di coltivazione delle uve e di vinificazione in cantina. Nasce così, nel 1993, la “prima” bottiglia di “Don Pietro” rosso dedicata al padre: è l’inizio di un’avventura fatta di entusiasmo e tenacia ancora tutta da vivere con la fiducia di crescere ogni giorno di più.