Lo sguardo libero
EURO 2020, Italia-Inghilterra: cittadini vs sudditi, europeisti vs sovranisti
Accezioni e significati della gara dopo la Brexit
Una partita di calcio non è una guerra e lo spirito sportivo viene prima di tutto. Tuttavia, la finale UEFA EURO 2020 allo stadio di Wembley di Londra può anche essere interpretata con categorie politiche in senso lato, in particolare dopo la Brexit… e del resto si pensi a quanto negli anni della cortina di ferro i Paesi del blocco comunista investissero nello sport.
Così avremo, da un lato l’Italia: una repubblica, costituita da cittadini (che non si inchinano a nessuno), un pilastro dell’Unione europea (probabile evoluzione futura, prima o poi, dovrebbero nascere gli Stati Uniti d’Europa). Dall’altro lato, il Regno Unito: una monarchia, formata da sudditi, uscita dall’Unione, rischiando di far crollare tale aspirazione (David Cameron, l’ex primo ministro che per ragioni di consenso assecondò il referendum sull’adesione permanente degli UK all’UE, poi rivelatosi un autogol, passerà alla storia per questo). È vero, la Gran Bretagna è una democrazia tra le più antiche del mondo, ma le parole contano e tra cittadino e suddito c’è differenza: suddito deriva dal latino subdĕre, “sottomettere”. Come disse Rabbi Shimon, come riportato da Michael Laitman, uno dei massimi esperti e studiosi della Kabbalah: “Da qui in avanti la perfezione delle parole è intesa per dare vita alle sue moltitudini per numero”.