Ascolti tv: Amici, Maria de Filippi e la missione pedagogica della tv
Amici, alla 17esima edizione, è ancora quasi imbattibile. Merito di Maria De Filippi che ha scelto di dare maggiore visibilità ai ragazzi
Amici si conferma una corazzata quasi imbattibile e pur avendo il programma diversi lustri di vita, conserva una sua piacevolazza narrativa nonostante la durata monstre. Dopo varie mutazioni strutturali, ora sembra che gli autori abbiano optato per un racconto che dia maggiore visibilità ai ragazzi, limitando l'intervento della giuria a pareri tecnici costruttivi e contenendo narcisismi e conflittualità fra esperti, alcuni dei quali molto esigenti e anche crudeli. Il ragionamento della De Filippi appare chiaro : in un momento di grave crisi occupazionale giovanile, anche solo qualche minuto di corposa visibilità in prima serata, per questi ragazzi può trasformarsi in una opportunita professionale non di poco rilievo e quindi - è la sua riflessione - è giusto illuminare il piu possibile il loro talento.
Non è un caso che ieri sera proprio questo principio abbia animato uno dei battibecchi fra i maestri e c è da scommettere che Maria si schiererà per la tesi secondo la quale tutti devono avere la possibilità di misurarsi in prime time, anche per premiarli delle fatiche espletate durante la settimana nella scuola.
La De Filippi può avere tanti difetti e può stare anche sulle scatole. Ma ha un pregio: non è una che ama barare, per sua natura, proprio per come è fatta caratterialmente. Lucidamente consapevole delle mille artefazioni e manipolazioni cui può essere sottoposta la chiave televisivia di lettura della realtà, lei rifugge qualsiasi mediazione posticcia. Piuttosto, meglio commettere qualche errore in diretta.
Misurandosi poi da decenni con il target prevalentemente femminile dei suoi programmi, ne conosce perfettamente la severità di giudizio e quindi ne rispetta maniacalmente l'istintivo occhio critico. Palestra l'ha fatta macinando migliaia di ore pomeridiane di trasmissione, e misurandosi con giudizi a anche impietosi sul suo presunto stile 'trash' , sopratutto all'inizio della sua carriera. Di queste prime esperienze ha fatto tesoro, imparando e facendo proprie alcune lezioni che solo sul campo si possono veramente interiorizzare e metabolizzare. Col tempo, è maturata l' esigenza, da una parte, di non venire meno a una funzione neutra del conduttore, che non parteggia per una storia aprioristicamente, sia essa simbolizzata televisivamente da un tronista, da un aspirante cantante o da una testimonianza esistenziale drammatica.
Dall'altra, negli anni, ha voluto però anche affrancarsi dall'immagine di donna fredda, ancorché mai cinica, a cui era inchiodata ; e avvicinarsi a quel mondo pop con cui prevelantemente interagiscono i suoi programmi (leggi box su profilo sociologico di Amici) che esige pathos e catarsi , almeno in certi frangenti . Poi, se vogliamo dirla tutta, il suo essere algida era piu frutto di un meccanismo di difesa; una forma di cautela nei riguardi di chi, all'inizio, la giudicava solo una riuscita filiazione del marketing di Costanzo.
Tornando ai ragazzi (e alla Maria di oggi), ieri sera, la puntata era dedicata alle esclusioni, e quindi per il critico si è presentata l'opportunità di accedere alla visione educativa di cui il programma cerca di farsi carico senza autocompiacimenti. Esclusione vuol dire sconfitta, per alcuni fallimento. Una questione delicata per i fragili giovani di oggi.
La sensazione nell' assistere alle spiacevoli sentenze 'trumpiane' nel corso della serata e che se fosse dipeso dalla conduttrice, nessuno sarebbe dovuto andare a casa ma, come piu volte ripetuto in diretta dalla stessa, ' purtroppo qui vince uno solo, queste sono le regole' . Già, le regole. Un tema chiave nella società contemporanea, in una èra in cui per il mancato rispetto delle stesse i ragazzi si suicidano, scappano da casa, si eclissano nel nulla. O, peggio, diventano bulli, prevaricatori, assassini. Tutte ferite che nascono da sconfitte familiari o sociali, e Maria lo sa bene. Per questo la perdita della sfida, almeno quella prevista dai meccanismi di un talent televisivo, non deve trasformarsi un un trauma né aprire le porte della depressione. Una bocciatura non deve, non puo intaccare il proprio senso di autostima ma anzi aiutare a forgiare una natura solida, rendendola capace di schivare ostacoli e arrivare cosi all'obiettivo.Quando lo diceva ai ragazzi in studio, si rivolgeva anche a quelli a casa. I cosiddetti digitali, per i quali tutto è drammaticamente accessibile, ma solo per pochi poi i sogni si avverano. Per loro la conflittualità tra reale e virtuale potrà avere conseguenze socialmente pesanti (già gli indizi ci sono), per questo, Maria ci va con tatto e si capisce che il dialogo coi ragazzi non è certo limitato agli accadimenti della prima serata.
AMICI CONQUISTA LA DIGITAL GENERATION
"Amici", il talent più longevo della TV italiana giunto alla 17a edizione, è partito il 7 aprile 2018 nella ormai consolidata collocazione del sabato sera di Canale 5.
Finora la trasmissione ha totalizzato un'audience media per puntata di 3.766.000 spettatori, raggiungendo il 20,8% di share. Il monitoraggio è a cura di Anthony Cardamone capo delle ricerche di Omnicom Media Group, multinazionale pubblicitaria, in tandem con l'agenzia di comunicazione Klaus Davi and company.
Il programma è in concorrenza diretta con "Ballando con le stelle", proposto nel sabato sera di Rai Uno: lo show di M. Carlucci (partito circa un mese prima di Amici, cioè sabato 10 marzo) finora ha realizzato un ascolto medio di 3.911.000 spettatori, share 19,6%.
Il pubblico delle due trasmissioni si differenzia per le caratteristiche di profilo: "Amici" è seguito per il 66% da donne; il 40% degli spettatori ha meno di 44 anni: il pubblico di questo talent è per vocazione giovane (la share nella fascia d'età 15-24 anni supera il 35%) ma le performance sono positive anche sulle fasce più mature, fino ai 55 anni.
Non c'è dubbio che la trasmissione sia maggiormente seguita nelle regioni del Sud, dove la share media è quasi del 28%: Campania (30%), Puglia (29%), Calabria (28%), Sicilia (26%), guidano la classifica delle regioni più affini; Trentino, Veneto, Friuli (13%), Liguria ed Emilia (15%) sono invece le regioni dove l'interesse è più basso. Sotto la media anche Lazio (16%) e Lombardia (18%).
Bassa la presa sui target ad alta scolarità: sui laureati – che sono circa il 5% del pubblico complessivo – la share media non supera il 13%.
Di contro, "Ballando" (anch'esso seguito in prevalenza dalla donne, che sono il 70% dell'audience) è seguito da un pubblico più maturo: oltre il 56% del totale degli spettatori ha già compiuto 65 anni e gli under 44 davanti allo schermo sono appena il 14% del totale.
Mentre gli abitanti delle regioni del Sud preferiscono "Amici", il bacino di utenza più affine a "Ballando" sono le regioni del centro e del nord est italiano.
Spigolature
Niente da fare per la pur brava Eleonora Daniele. Anche ieri Silvia Toffanin con il suo Verissimo ha conquistato oltre il 18 per cento di share su Canale 5 (a guida Giancarlo Scheri) con 2.271.000 fan mentre 'Sabato Italiano' è inchiodato al 9.9 con 1.172.000 spettatori, raccolti su Rai Uno, rete diretta da Angelo Teodoli.
Buon risultato per Tv Talk su Rai Tre condotto da Massimo Bernardini (direttore di rete Stefano Coletta) che ha fatto compagnia a 1.279.000 spettatori (9.1%). Non poco per un programma destinato agli addetti ai lavori.
Uno Mattina in Famiglia, su Rai Uno, ha dato il buongiorno a 1.503.000 telespettatori con il 23.4%, nella prima parte, a 1.288.000 telespettatori con il 20.7%, nella seconda parte e a 1.043.000 telespettatori con il 18.3% nella terza parte. Grasso che cola per Michele Guardi.