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Premio L’anello debole 2016: sono 19 i video finalisti, 4 stranieri

Premio L’anello debole 2016: sono 19 i video finalisti, 4 gli autori stranieri

 19 cortometraggi divisi in 5 categorie, per una durata complessiva di 3 ore e 11 minuti. Sono i video finalisti del premio L’anello debole 2016, che il 24 giugno saranno proiettati durante la “Notte dei corti” all’interno del Capodarco L’Altro Festival.

Dalle decisioni della giuria di qualità è emerso come sempre un ricco assortimento di temi, ma anche connessioni tra le opere che hanno determinato casualmente i focus di questa edizione. Tra essi, l’immigrazione, la disabilità, la condizione delle donne, l’infanzia a Gaza, la precarietà di giovani e adulti. E alcuni sguardi originali su come possono cambiare le visioni del nostro corpo.
Dei 19 finalisti, 12 sono già sul sito del premio in versione integrale, gli altri lo saranno (come da scelta degli autori in base al regolamento) tra uno o due anni.

I video della realtà erano divisi quest’anno nei Corti (fino a 30’ di durata) e nei Cortissimi (fino a 6’) e gli 8 finalisti sono tutti italiani. Le 5 opere per i Corti della realtà sono: “88 giorni nelle farm australiane”, una faccia inedita dell’emigrazione italiana contemporanea; “Oro bianco, lavoro nero”, sui migranti del moscato piemontese; “Addio Turchia” e “Dalla Siria all’Europa a tutti i costi”, le due opere sull’esodo dei migranti nel 2015 scelte tra le numerose selezionate (molte delle quali pregevoli); “Nata viva”, storia di una donna “che per i primi 5 minuti della sua vita non ha respirato”. Tre i finalisti per i Cortissimi della realtà: “Marian”, su un misterioso senzatetto giardiniere; “Anche su una gamba sola” (con animazione), su cosa succede se un prestigioso docente universitario ha un infortunio; “La piscina di Gaza”, il progetto visionario e concreto di un istruttore di nuoto.

Stessa distinzione per gli 8 video di fiction, provenienti per metà da autori stranieri: le 5 opere per i Corti di fiction sono: “Bellissima”, sull’amore per una ragazza esclusa; “The postmodern pioneer plaque” (Serbia/Spagna), su come ci presenteremmo oggi ad ipotetici abitanti di altri pianeti; “We can’t live without cosmos” (Russia, animazione), la struggente amicizia tra due aspiranti astronauti; “Getting fat in a healthy way” (Bulgaria/Germania); “Quasi eroi”, l’amore tenero e stralunato tra due giovanissimi di periferia. Tre i finalisti per i Cortissimi di fiction: “La sua Africa”, parodia dell’impegno nella cooperazione internazionale; “112” (Argentina/Spagna), su una strana telefonata a un servizio di pronto intervento; “One day in july” (animazione), con cui si ritorna tragicamente sulla spiaggia di Gaza. 

Infine, sono tre i finalisti per la categoria dei video Ultracorti (fino a 60”): “L’amore al tempo della carta” (animazione), sul riciclo; “Una donna”, sul trucco quotidiano di una bellissima ragazza; e lo spot “Autismo” (animazione) realizzato dalla Rai per la giornata mondiale del 2 aprile 2016.

Nella maratona della “Notte dei corti” del 24 giugno, oltre a vedere tutti questi video, il pubblico potrà conoscerne anche gli autori che saranno intervistati da Andrea Pellizzari. Chi fa parte della giuria popolare potrà inoltre dare un voto alle opere e questa valutazione, insieme a quella già espressa dalla giuria di qualità, determinerà i vincitori che saranno premiati sabato 25 giugno.

La stessa giuria di qualità comunicherà lunedì 6 giugno il verdetto sulla categoria Audio cortometraggi.

“Nessun finalista per la sezione radio”. La sfida della giuria dell’Anello debole

La giuria di qualità della sezione “Audio cortometraggi” del Premio L'anello debole 2016 - formata da Giancarlo Santalmassi (presidente), Claudio Astorri, Antonella Cappabianca, Massimo Cirri, Gianluca Nicoletti, Andrea Pellizzari - ha deciso di non designare alcun finalista per la sezione stessa.

In seguito alla recente riunione per valutare tutte le opere in concorso per il riconoscimento indetto 10 anni fa dalla Comunità di Capodarco, la giuria ha emesso il seguente comunicato: “I lavori pervenuti – oltre che per la quantità nettamente inferiore – salvo alcune eccezioni, non hanno soddisfatto appieno lo standard di qualità e di contenuti raggiunto nelle edizioni precedenti. Invece di individuare comunque dei finalisti, la giuria ha ritenuto di lanciare un forte segnale di stimolo ai produttori e agli appassionati di questa forma di comunicazione.

Mentre il mezzo radiofonico sta vivendo in tutto il mondo

Mentre il mezzo radiofonico sta vivendo in tutto il mondo una fase di rinascita, con grande evoluzione tecnica e crescita di ascolti, i temi sociali appaiono – dal nostro osservatorio – sempre più marginalizzati.

L’anello debole, uno dei pochissimi premi italiani dedicati alla produzione audio e l’unico su tematiche sociali e ambientali, registra in quest’area una crisi di investimenti in risorse e competenze, una involuzione della capacità di racconto, un appiattimento generale su formati e linguaggi ormai datati.

In base a queste considerazioni, la giuria e l’organizzazione intendono promuovere fin dalla prossima edizione la realizzazione di nuovi prodotti audio, di diverse tipologie, sui temi di interesse del premio. In tal senso lanciano una sfida alle emittenti radiofoniche commerciali e non - di parola, di informazione e di intrattenimento - e agli audio-maker indipendenti”.

Tags:
premio l'anello debolecapodarco festivalandrea pellizzari





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