Milano, 16 feb. (askanews) - Non solo carne. Oltre agli allevamenti intensivi di maiali, polli e vitelli, anche l'industria del pesce incide in maniera significativa sulla sostenibilità ambientale, sulla sicurezza alimentare e sullo sfruttamento delle risorse, inquinando paradisi naturali e distruggendo piccole economie locali in varie parti del mondo. Questo è ciò che racconta "Until the End of the World" (Italia, 2024, 58'), il nuovo documentario del regista e giornalista Francesco De Augustinis, che è stato presentato il 15 febbraio al MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma.Sostenibilità ambientale e allevamenti intensivi: il legame c'è e si vede - Dopo "Deforestazione Made in Italy " e "One Earth - Tutto è connesso", De Augustinis torna a parlare del legame tra sostenibilità ambientale e allevamenti intensivi, indagando questa volta ciò che succede nell'industria dell'acquacoltura - cioè l'allevamento degli animali d'acqua - forse meno famosa di quella della carne ma non meno importante in termini di impatto ambientale e di profitto. "Il documentario racconta la crescita rapidissima degli allevamenti di pesce, per produrre salmoni, spigole, orate, o anche gamberi, trote e tonni, in diverse regioni del mondo" afferma l'autore. "In questo viaggio attraverso tre continenti abbiamo incontrato realtà molto diverse e tantissime comunità locali, che stanno combattendo ognuna la sua battaglia contro la crescita inarrestabile di questa industria, che spesso minaccia la loro stessa esistenza"."Until the end of the world" - Il documentario, frutto di un lavoro di ricerca giornalistica durato tre anni, realizzato grazie al sostegno di Journalismfund.eu e dell'Internews' Earth Journalism Network , racconta le varie tappe di un viaggio sulle orme dell'industria dell'acquacoltura, per indagare se davvero questo modello produttivo contribuisca a rendere più sostenibile il sistema alimentare, come promette, a fronte di una popolazione mondiale che potrebbe raggiungere 9,7 miliardi di persone nel 2050. Questo il trailer del documentario.