Culture

"Contagi positivi" alla Gi Group con la pop art di Franco Angeli

 

Milano, 28 mar. (askanews) - Una finestra sull arte contemporanea per riaffacciarsi alla vita e alla bellezza e uscire dagli anni bui della pandemia. Con un'esposizione dedicata a Franco Angeli, uno dei protagonisti della pop art italiana degli anni Sessanta, Gi Group inaugura uno spazio permanente dedicato all arte. Un evoluzione dell iniziativa "Contagi d Arte" lanciata durante il primo lockdown, inizialmente in modalità virtuale e ora aperta all esterno. Ne parla Chiara Violini, della Fondazione Gi Group. "Contagi d arte è questa trasmissione che avendo cominciato durante il lockdown va avanti con l'idea del contagio positivo e che ha una certa regolarità: una volta al mese facciamo approfondimenti su materie artitiche di vario tipo, adesso in particolare ci stiamo concentrando sulla pittura". Un "contagio positivo" che prepara il terreno per una rinnovata visione del mondo dopo anni difficili. "Speriamo che questo sia un modo di sperimentarsi con l arte costruttivo ed educativo. L arte perciò come una possibilità di richiamarci al fatto che la vita è positiva e che il mondo e l uomo è capace di creare inaspettatamente cose belle".L'esposizione sarà fruibile gratuitamente e destinata alle migliaia di persone e lavoratori che frequentano il Palazzo del Lavoro. Ma qual è la peculiarità della pop art italiana, e in particolare di Franco Angeli? Lo spiega il critico e scrittore Giuseppe Frangi, che ha curato la mostra. "Quando si guardano questi quadri si dice: ma sono quadri fatti quaranta anni fa? Sembrano quadri fatti ieri. E questo fa parte un po della qualità dell artista che sa non invecchiare, e che è una qualità molto importante.". Qual è il rapporto tra mondo dell arte e mondo del lavoro? "Negli ultimi anni il tema del rapporto tra mondo del lavoro e mondo dell arte è molto cresciuto, nel senso che gli artisti con la loro inventiva e la loro capacità creativa vengono sempre di più chiamati nel mondo del lavoro proprio per affinare percorsi anche di crescita creativa dei dipendenti, visto che poi la creatività è un fattore sempre più decisivo nel mondo del lavoro". "Sono immagini che colpiscono, per la loro stranezza, nel senso che quando le vedi -prosegue - non capisci bene che cosa ti voglia raccontare, però colpiscono perché hanno un cromatismo molto chiaro e anche molto pulito. Quindi ti avvicini e le guardi e inizi a esplorarle, e ognuno poi le esplora con i propri percorsi personali. Però sicuramente sono immagini che colpiscono nella loro semplicità che poi si rivela essere una semplicità anche profonda".