Spettacoli

David di Donatello, Mattarella: Italia ha bisogno del suo cinema

 

Roma, 2 mag. (askanews) - In gara quest'anno ai David di Donatello ci sono i grandi registi come Paolo Sorrentino, Mario Martone, Giuseppe Tornatore, ma nelle varie categorie ci sono anche molti esordienti e giovani alla prima candidatura. Alla cerimonia della consegna dei premi, la sera del 3 maggio a Cinecittà, "E' stata la mano di Dio" e "Freaks out" arrivano con 16 candidature, "Qui rido io" con quattordici, "Ariaferma" con undici, e il documentario di Giuseppe Tornatore su Morricone, "Ennio", con sei.Alla vigilia della consegna dei premi tutti i candidati sono stati ricevuti al Quirinale dal Presidente della Repubblica. Mattarella ha salutato registi, attori, produttori presenti, e ha reso omaggio in particolare a Giovanna Ralli e Sabrina Ferilli, rispettivamente vincitrici, in questa 67.a edizione, del Premio alla Carriera e del David Speciale. "Giovanna Ralli per tutti, per la mia generazione particolarmente, una leggenda. Sabrina Ferilli, immagine immagine simpatica, trascinante, irresistibile nella sua bravura".Il Presidente ha ricordato che la storia del cinema fa parte pienamente della storia del nostro Paese, ma ha sottolineato anche come l'intero settore stia cambiando e che il cinema di domani avrà caratteristiche diverse, anche se è necessario che mantenga sempre le proprie radici. "Tuttavia il cinema deve saper conservare il suo tratto originale, la sua cultura del messaggio, la sua poesia, perché così il dialogo sarà davvero proficuo".Il Presidente Mattarella ha ricordato le difficoltà che l'intero settore ha dovuto affrontare a causa della pandemia, ma ha anche detto che il nostro cinema sta vivendo oggi una stagione di crescita. E in tal senso vanno anche gli investimenti del governo negli studi di Cinecittà. "L'augurio che desidero esprimere è che per tutti si apra una stagione di vera ripresa. L'arte, lo spettacolo, la musica non sono il superfluo ma una componente essenziale della vita della società". Mattarella ha poi affermato che la cultura è indispensabile per lo sviluppo del Paese, ha ricordato che il Pnrr prevede cospicue risorse per il settore e ha concluso così il suo intervento: "L'Italia e il suo cinema sono inscindibili. L'Italia ha bisogno del suo cinema e il cinema ha bisogno dell'Italia".