Spettacoli

"Il Colibrì", Favino: un film su una mascolinità non raccontata

 

Roma, 14 ott. (askanews) - "Il Colibrì" di Francesca Archibugi ha aperto l'edizione 2022 della Festa del Cinema di Roma e dal 14 ottobre arriva nei cinema. Ispirato al romanzo di Sandro Veronesi che ha vinto il Premio Strega nel 2020, racconta la vita di Marco Carrera, interpretato da Pierfrancesco Favino: una vita fatta di coincidenze fatali, perdite e amori assoluti. La storia procede secondo la forza dei ricordi, con epoche diverse, dai primi anni '70 ad un futuro prossimo, toccando i passaggi più complessi, dolorosi ma anche felici della vita di un uomo.Alla Festa del Cinema c'era tutto il cast, da Nanni Moretti a Kasia Smutniak, da Bérénice Bejo a Laura Morante e Benedetta Porcaroli.Favino ha spiegato: "Ho letto il romanzo molto presto e mi è piaciuto moltissimo per tanti motivi, uno su tutti è che è un tipo di mascolinità che non viene spesso raccontata. E' un uomo circondato da donne ed è esattamente quello che capita a me nella vita. E' un uomo che credo metta sempre gli altri prima di sé ed è una caratteristica che io sento molto vicina. Il protagonista ha mille fragilità ma ha anche una grande forza di reazione e abbraccia la complessità della vita."Ci sono degli aspetti della vita di quest'uomo che credo ci riguardino tutti quanti. Il romanzo è stato scritto prima dei momenti che stiamo vivendo adesso però in questo momento io sfido chiunque a non dire che si sta tenendo abbarbicato alle cose a cui tiene".Francesca Archibugi, a proposito della trasposizione del romanzo, ha detto: "Sembrava proprio che toccasse tutti i temi che mi sono più cari, era come scritto da me ma scritto meglio, perché Sandro è un grande scrittore. E mi sono tuffata cercando di fare il libro di Sandro al 100% e fare al 100% un film mio".