Roma, (askanews) - I loro video impazzano sul web con migliaia di visualizzazioni; riempiono le piazze ad ogni concerto a Napoli e in Campania. È La Maschera, la band di giovanissimi napoletani che esce con un nuovo disco, "ParcoSofia" (Full Heads), in cui convivono anime diverse tra loro. Il frontman e voce della band, Roberto Colella, racconta come nasce il nuovo lavoro:"Ci sono delle atmosfere che vanno dalla musica napoletana a quella africana. Il connubio tra Napoli e l'Africa riesce abbastanza bene. Questo grazie anche all'incontro con un cantante senegalese, da cui è nata la traccia di apertura del disco che miscela due sonorità. E' un viaggio inteso come migrazione, una preghiera che il padre rivolge al figlio prima di lasciarlo". "Una raccolta di storie con una sonorità che spazia nella world music".Daniele Sepe ai fiati e tanto altro, Michele Maione alle percussioni, Arcangelo Michele Caso al violoncello, Michele Signore agli archi, ai plettri e ai missaggi, Dario Sansone, Martina De Falco e Alessio Sollo ai cori.Il disco rappresenta una sorta di viaggio e affronta temi attuali come l'immigrazione. "Un messaggio che vorrei dare e cerco anche di scriverlo nei miei dischi, è cerca di essere felice. È un modo per mantenere viva la ricerca, che non dovrebbe mancare mai nella vita di una persona, e poi la ricerca della felicità, credo sia la cosa più importante oggi".Sull'importanza della Rete, Roberto Colella dice: "Credo che il web e i social abbiano dato un apporto fondamentale alla fan base, alla diffusione stessa della musica. Io sono nato nell'epoca dei social, anche se è qualcosa da usare sempre con le pinze. Credo che vada coltivata la fan base non solo sui social, ma anche faccia a faccia".