Spettacoli

"Tutto chiede salvezza", Bruni: una serie sul disagio dei ragazzi

 

Roma, 12 ott. (askanews) - Dopo "Scialla" e "Tutto quello che vuoi" Francesco Bruni torna a raccontare il disagio giovanile, partendo dal libro di Daniele Mencarelli "Tutto chiede salvezza". Dal romanzo ha tratto una serie in sette episodi, dal 14 ottobre su Netflix, con protagonisti due giovani attori molto amati, Federico Cesari e Fotinì Peluso. Racconta i sette giorni di Trattamento sanitario obbligatorio di Daniele, ragazzo con fragilità e sensibilità compresse, che dopo una notte di sballo e una crisi psicotica si risveglia nella camerata di un reparto psichiatrico. Tra dramma e commedia, e senza nessuna retorica, emerge una storia che può parlare a molti adolescenti e anche ai loro genitori.Il regista, a proposito del disagio dei ragazzi oggi e delle sue conseguenze, dice:"Per quanto riguarda la loro generazione credo che sia un mix di cose, che sono la mancanza di prospettive, la sensazione che anche lo studio non paghi, una società in crisi, credo la prima volta dal dopoguerra a adesso, e il ruolo dei social, di cui il personaggio di Ninaè assolutamente emblematico e cioè questa sensazione di essere sempre in performance in qualche modo, no?".I due protagonisti nella struttura sanitaria riusciranno a a fare i conti con le proprie fragilità. Quel contesto fatto di malati, infermieri, medici all'inizio sembra ostile ma poi diventerà in qualche modo una famiglia. Federico Cesari spiega: "L'implementare il rapporto con la propria fragilità e l'ascolto, e il rapporto anche con le figure professionali che possono fare questo, secondo me è fondamentale".Fotinì Peluso a questo proposito dice: "E' un tema che deve essere centrale, secondo me, il fatto di ritornare ad accettare la propria sensibilità, un po' come 'anche gli uomini piangono', è un po' lo stesso concetto. Bisogna tornare ad accettare la nostra umanità".