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Champions, Ancelotti: con il City bisogna sapersi difendere bene

 

Milano, 26 apr. (askanews) - "A inizio stagione in pochi pensavano che saremmo andati lontano in Champions? Sì, ricordo quello che dicevano la stampa e l opinione pubblica in generale. Adesso però in semifinale ci sono due squadre che nessuno immaginava, noi e il Villarreal". E' l'orgoglio del tecnico del Real Madrid Carlo Ancelotti alla vigilia della semifinale di andata di Champions League contro il Manchester City all'Eithad Stadium. "In questo tipo di partite c'è un misto di felicità, perché siamo molto vicini alla finale della competizione più importante del mondo, e la preoccupazione di giocare contro una squadra forte. Ci siamo abituati, perché in questa Champions League abbiamo avuto partite molto dure contro squadre che erano tra le favorite alla vittoria finale. Abbiamo lottato, è andata bene e domani lotteremo ancora. Bisogna giocar bene, il fatto che la regola sia cambiata rende il doppio confronto ancora più aperto". Poi Acelotti avverte sulle insidie del match: "La fase difensiva sarà molto importante, se non giocheremo in maniera compatta soffriremo. Poi ovvio che quando avremo la palla dovremo sfruttare le nostre caratteristiche. La pressione sarà simile per entrambe le squadre, per noi non è un successo arrivare in semifinale, il nostro obiettivo è qualificarci la per la finale. La nostra storia conta molto in questa competizione, ma è una responsabilità in più, un qualcosa di positivo per i nostri giocatori". Capitolo formazione: "Mendy sta bene. Abbiamo qualche dubbio con Alaba e un altro con Casemiro, siamo più fiduciosi di recuperare Alaba. L'allenamento di oggi ci dirà di più su entrambi. Il dubbio è se schierare due o tre attaccanti, la qualificazione comunque si deciderà nel match di ritorno".Ai microfoni di Sky Sport, Ancelotti si è soffermato sulla sfida con Pep Guardiola, battuto due volte su due in Champions League: "È un grande allenatore, un innovatore. Le sue squadre hanno giocato sempre un calcio offensivo e ha portato cose nuove. Per il calcio mondiale è stato un più. Noi le partite non le vinciamo, le vincono i giocatori. Gli allenatori al massimo le perdono". L'allenatore del Real Madrid ha evidenziato, inoltre, il ruolo di underdog dei blancos nelle semifinali: "Abbiamo giocato contro squadre difficili, candidate alla vittoria come Chelsea e Paris Saint Germain. Adesso ci tocca il Manchester City. Queste squadre all'inizio erano favorite rispetto a noi, è motivo d'orgoglio essere qui". Infine una battuta sulla Serie A e la volata scudetto tra Inter e Milan: "La sto seguendo, il Milan ieri ha vinto una partita importante. È una bella lotta che mancava da tempo e spero che vinca il Milan".