Coronavirus

Coronavirus, le 10 cose da fare: petizione di Lettera150 e Fondazione Hume

"Il governo  faccia ora quanto non si è fatto prima. Un decalogo per salvare l'Italia". Inizia così la petizione lanciata dal think tank Lettera150  e dalla Fondazione David Hume su change.org) che prende avvio da "l'operazione verità" sugli errori commessi in questi mesi per combattere l'epidemia, operazione lanciata la scorsa settimana da dieci studiosi, tra i quali Luca Ricolfi, Giuseppe Valditara, Andrea Crisanti e Giovanni Orsina.

"Noi pensiamo che quello che non è stato fatto fra maggio e ottobre debba assolutamente essere fatto ora che l'epidemia è riesplosa e stiamo per vivere un nuovo lockdown", dicono i firmatari della petizione, "per evitare che anche questa volta i sacrifici degli italiani siano dispersi al vento. Sono dieci le cose non fatte e che vanno fatte ora. Serve questa volta un impegno preciso e solenne  del governo, che ne indichi costi, fasi di avanzamento e date di conclusione".

La petizione, dopo aver sottolineato che alla luce della Costituzione il coordinamento e la programmazione delle politiche di tutela della salute degli italiani erano di competenza del premier Conte e dei suoi ministri, elenca i 10 punti strategici: tamponi di massa, scuole in sicurezza, dati epidemiologici accessibili, tracciamento, assembramenti e sanzioni, terapie intensive, distanziamento sui mezzi pubblici, vaccini antinfluenzali, medicina del territorio, Covid hotel. "Basta tentennamenti. Su queste materie si gioca la possibilità del Paese di rialzarsi".