Coronavirus

Coronavirus, Palù: "No al ritorno a scuola. Il boom dei contagi arriva da lì"

Il presidente dell'Aifa: "Un mio recente studio dimostra che il rialzo esponenziale dei contagi in autunno si è generato con l'avvio dell'anno scolastico"

Coronavirus, Palù: "No al ritorno a scuola. Il boom dei contagi arriva da lì"

L'emergenza Coronavirus in Italia e nel mondo continua a far paura. A creare ancora più timore è a variante del Covid riscontrata in Gran Bretagna ma ormai già diffusa anche in tutta Europa. Il presidente dell'Aifa mette in guardia sui rischi. "Il fatto che il virus sia mutato più volte sulla proteina S, - spiega Giorgio Palù alla Stampa - che è quella su cui agiscono gli anticorpi prodotti dai vaccini. E lo ha fatto in zone che aumentano nettamente l’affinità di legame al recettore e favoriscono la fusione del virus alla cellula ospite: in sostanza, lo rendono più contagioso. Al momento non abbiamo pubblicazioni o studi approfonditi. Servirebbe uno studio sull’infettività virale in presenza/assenza di anticorpi specifici, su cellule umane. Solo a quel punto ci si potrà esprimere sui rischi. Anche per quanto riguarda l’efficacia dei vaccini, ma non c’è prova che il virus sfugga al controllo degli anticorpi".

"Si parla tanto di terza ondata, ma - prosegue Palù alla Stampa - è più corretto dire che questa seconda fase, partita dopo l’estate, non è finita e proseguirà a gennaio. La curva dei contagi è scesa troppo poco, siamo in un avvallamento molto contenuto, un plateau che non lascia tranquilli. Mi preoccupa l’idea di riaprire tutto dopo l’Epifania, acominciare dalle scuole. Un mio recente studio dimostra che il rialzo esponenziale dei contagi in autunno si è generato dopo il 14 settembre, quando è cominciato l’anno scolastico. A mio avviso, per le scuole superiori e per le università è meglio evitare la ripresa il 7 gennaio. In realtà anche per le medie, fareiandare ascuola soloi bambini, fino alleelementari, perchéfinoa10 anni ancora si infettanopoco equindi trasmettono poco il virus. I più grandi invece sono un pericolo, per genitori e nonni".