Coronavirus
Coronavirus, Regioni nemiche di "Immuni", non registrano i dati dei positivi
In Veneto la app non era collegata all'azienda sanitaria "Non c’è una procedura per utilizzare il codice dell’app", si è sentito rispondere un uomo
Coronavirus, Regioni nemiche di "Immuni", non registrano i dati dei positivi
L'emergenza Coronavirus in Italia continua con un numero di contagi giornalieri mai registrato prima, ma il merito del contact racing non può andare all'app "Immuni", i numeri delle persone positive individuate tramite il dispositivo è veramente basso. Ma il problema - si legge sul Giornale - non sarebbe da ascrivere all'app ma alle Regioni. Immuni adesso è sicura ed è pronta. Peccato che non lo sia il Paese. E soprattutto non siano pronte quelle strutture che dovrebbero controllare i codici generati dall’app per avvisare chi è stato in contatto con una persona positiva di fare il tampone di controllo. Non lo sono in molte regioni d’Italia. In Veneto, un uomo ha ricevuto una notifica da "Immuni", il soggetto era stato a stretto contatto con un positivo accertato, così ha immediatamente attivato la procedura prevista in questi casi. Ha chiesto di fare il tampone, ha ricevuto a sua volta la certezza della positività, ha avvisato amici e parenti e si è chiuso in casa per la quarantena.
Mancava un pezzo, - prosegue il Giornale - ovvero chiamare l’Ulss di competenza per condividere i dati dell’app, la vera arma di Immuni. Solo che la risposta dell'operatore dell'azienda ospedaliera ha spezzato l’incanto: «Al momento in Veneto non c’è una procedura per utilizzare il codice dell’app». Punto. La verità arriva così, candidamente. Sono mesi che Immuni è ormai è partita ma ci sono zone d’Italia dove ancora il meccanismo non ha fatto girare un ingranaggio. La Regione è subito corsa ai ripari e ha fatto sapere che nei prossimi giorni «la piattaforma informatica che mette in relazione i soggetti positivi con gli eventuali contatti sarà pronta».