Coronavirus

Covid, Garavelli: "Vaccino? Così non è risolutivo e il lockdown ora è inutile"

Di Monica Camozzi

L'intervista di affaritaliani.it al primario della Divisione di Malattie Infettive dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara Pietro Luigi Garavelli

Garavelli, come tanti altri medici, consiglia la cura a casa da mesi. E si apre il solito dibattito sull’idrossiclorochina. “Didier Raoult è forse il il più grande infettivologo al mondo. Lo sottolineo, il migliore al mondo. Ora, avrà un peso la sua presa di posizione a favore di idrossiclorochina? – commenta il primario.  Qui a Novara la abbiamo usata con successo, una mia collaboratrice aveva  come compagno di specializzazione il dottor Savarino di cui ho letto i lavori sull’utilità di idrossiclorochina nel trattamento della Sars. All’inizio la davamo a tutti, poi abbiamo raddrizzato il tiro vedendo che funzionava nelle fasi precoci della malattia. Il mio gruppo di lavoro non attende nemmeno l’esito del tampone, perché si perde tempo prezioso: ai primi sintomi diamo Plaquenil monitorando l’andamento della patologia e la saturazione e proseguiamo per sei, dodici giorni. Poi, aggiungiamo eparina e cortisone. Si può utilizzare  anche azitromicina, ma per me è meno rilevante. I risultati? Meno del 10% dei ricoveri con le persone trattate precocemente. Anche se il dottor Gabriele Gallone, consigliere nazionale della ANAAO, mi ha definito in un certo modo  perché uso idrossiclorochina. Ma la querela  è già  pronta. La cosa che mi conforta è che decine di italiani si stanno rivolgendo a me e ai miei collaboratori di Novara chiedendo lumi sulle cure domiciliari precoci. La gente sta lentamente prendendo coscienza che il Covid si può curare con successo se precocemente trattato. E ringrazio i media che hanno aiutato a diffondere queste notizie. Faccio presente che nelle linee guida cinesi, l’unico farmaco autorizzato è la clorochina. Cosa hanno dato, secondo voi, in India, nei paesi arabi, in Africa?

Cosa ci dice dell’ivermectina?

Ho avuto di recente un confronto con colleghi sudamericani: loro la usano al posto di idrossiclorochina ma a dosaggi molto più elevanti di quanto facciamo noi. Ivermectina in Italia è utilizzata solo dai veterinari, per sverminare i cani, Questo farmaco viene usato negli umani per quattro patologie: scabbia norvegese, filariasi, strongiloidiosi disseminata e oncocerchiasi (cecità dei fiumi). So che è appena terminato uno studio sperimentale supportato da Aifa all’ospedale Sacro Cuore di Negrar di Valpolicella con Ivermectina: ma, anche qui, fondamentale è l’utilizzo nelle prime fasi della malattia.