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Coronavirus
Covid, 170.844 nuovi casi con 1.228.410 tamponi e altri 259 decessi

COVID, NUOVO PICCO IN ITALIA: 170.844 CASI

In Italia 170.844 nuovi casi di coronavirus a fronte di 1.228.410 tamponi effettuati (il giorno precedente l'incremento era stato di 68.052 con 445.321 test). Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 259 decessi (contro i 140 di lunedì) per un totale, da inizio pandemia, che arriva a 138.045. In terapia intensiva sono ricoverati 1.392 pazienti (+41) mentre i guariti sono 30.333. Tasso di positività al 13,9%.

Covid, terapie intensive su al 15%: sono 15 le regioni sopra soglia

Sale al 15% il tasso di occupazione delle terapie intensive al livello nazionale, +1% in un giorno. E' quanto emerge dal monitoraggio quotidiano dell'Agenas aggiornato con i dati di ieri sera. Su anche l'occupazione dei posti letto in area medica, al 19% (+1%). E sono 15 le regioni con le rianimazioni sopra la prima soglia critica del 10%: Abruzzo e Umbria (12%), Sicilia (13%), Lombardia (14%), Emilia Romagna, Calabria e Toscana (15%), Friuli Venezia Giulia e Lazio (17%), Provincia di Bolzano, Piemonte e Veneto (18%), Liguria e Marche (21%), Provincia di Trento (24%). Di queste, la Liguria e' a forte rischio di passaggio in arancione, avendo superato la soglia del 20% di terapie intensive ma essendo sul filo anche per i ricoveri ordinari, al 30%, esattamente al limite della zona arancione

Omicron, Bassetti: in 3 mesi chi non e' vaccinato lo prendera'

Durante la trasmissione Agora', su Rai Tre, Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, è intervenuto sulle previsioni in merito alla nuova ondata pandemica. "C'e' sicuramente una ipercircolazione virale, anche legata alla stagionalita'" ma "il vaccino ha molto depotenziato questo virus e con la variante omicron, che diventera' predominante in 2 o 3 settimane, il 95% dell'immunita' di gregge sara' raggiunto entro marzo o aprile: chi non e' vaccinato, nei prossimi tre mesi, sara' sicuramente contagiato. Poi se sara' fortunato si prendera' un raffreddore o una influenza rafforzata, altrimenti correra' il rischio di andare in ospedale o in terapia intensiva e in qualche caso c'e' anche il rischio di decesso".

Bassetti, quanto ai numeri dei contagi in forte crescita negli ultimi giorni, precisa: "Vanno guardati con occhi diversi rispetto a un anno fa. Tra i positivi c'e' una minimissima parte di persone con polmonite da Covid, ma tanti altri che non hanno malattia, quindi dobbiamo fare molta attenzione a dare i numeri tutti insieme, altrimenti sembra uno scenario devastante".

Del fatto che Omicron sia meno pericolosa rispetto alla Delta, ha concluso, i dati evidenziano come "il virus si concentri piu' nei bronchi che non nei polmoni". E' "facile capire che avere una laringite o una bronchite e' ben diverso rispetto ad avere una polmonite. Sono due quadri clinici diversi".

Covid, Bassetti: per vaccino ogni 6 mesi hub sempre aperti

"Gli hub vaccinali devono rimanere aperti almeno per i prossimi due anni perche' qui e' evidente che potra' succedere che dovremo vaccinarci una volta ogni 6 mesi", ha aggiunto Matteo Bassetti, ospite di Agora' su Rai Tre. "Questo vuol dire - ha spiegato l'infettivologo - che le persone devono avere la possibilita' di sapere che in ogni grande citta' c'e' un hub vaccinale dove si puo' andare senza neanche dover prenotarsi. Questa - ha concluso - deve essere la risposta da parte delle Regioni : hub aperti in modo continuativo".

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