Coronavirus
Covid, proteste da Roma a Napoli: assalto a Montecitorio, agente ferito. VIDEO
Proteste anche degli ambulanti sull'A1, stop del traffico nei pressi del casello di Caserta Sud dell'autostrada A1. Anche De Luca resta bloccato
Commercianti in rivolta, proteste in tutta Italia: guarda il video
Da Roma a Napoli a Milano, scoppia la rabbia dei commercianti, al dettaglio e ambulanti, in tutta Italia. Negli scontri davanti alla Camera un poliziotto sarebbe rimasto ferito e vari manifestanti fermati.
Nel video sottostante, l'appello disperato di un ristoratore in protesta a Montecitorio davanti alla Polizia schierata: "Non lavoriamo da un anno, così si muore".
Questa mattina nel capoluogo campano ha preso il via la rivolta di Confcommercio, con le vetrine di oltre mille negozi aperti, nonostante le restrizioni. Tutti hanno messo in vendita articoli ginnici e intimo, considerati beni di prima necessità. In pochi giorni hanno cambiato codici Ateco e potranno quindi restare aperti.
Covid, tensione alla manifestazione degli ambulanti davanti alla Camera
Momenti di tensione anche a Roma, alla manifestazione in corso davanti Montecitorio. Sono stati lanciati alcuni fumogeni. La polizia, che transenna l'area antistante la Camera dei deputati in assetto antisommossa, ha contenuto i manifestanti, che stanno protestando da alcune ore al grido di "libertà, libertà" e hanno tentato di sfondare il cordone di polizia. Le forze dell'ordine hanno risposto caricando i manifestanti, un fatto molto grave. Qui sotto il video della carica:
Subito dopo il comizio di Vittorio Sgarbi gli organizzatori - un gruppo di associazioni - hanno chiamato allo sfondamento. Contro gli agenti numerosi i lanci di oggetti. Potrebbero esserci dei feriti, a quanto risulta al cronista dell'agenzia Dire. Alcune persone sono state portate via reggendole sotto le braccia. Tra queste anche due donne incinte.
Milano, ambulanti in protesta: giornata di tensione
Mattinata di tensione nel centro di Milano per due distinte manifestazioni di protesta che hanno visto il proprio epicentro tra la Stazione Centrale e via Gioia. In strada i lavoratori delle imprese dei bus turistici, particolarmente colpite dalla crisi provocata dalla pandenmia di coronavirus. Una quarantina di autisti si sono ritrovati tra via Gioia e viale Zara, nella zona dove si si erge il grattacielo della regione Lombardia per chiedere idealmente all’Ente sostegno e aiuti per fronteggiare la situazione. Più animata la protesta degli ambulanti. Questi si sono ritrovati in piazza Duca d’Aosta, dove sorge l’edificio della Stazione centrale del capoluogo lombardo: qui, al grido di “lavoro lavoro”, circa 200 ambulanti si sono dati appuntamento per invocare ristori e per chiedere di “riaprire il prima possibile in modo da poter ritornare a lavorare”.
Il corteo, senza autorizzazioni preventive, aveva poi avuto il via libera e si è indirizzato verso la sede del governo centrale nel capoluogo lombardo. Qui però i circa 200 ambulanti si sono fermati e stazionano in piazza Tricolore, all'imbocco di corso Monforte, la centralissima arteria milanese su cui si affaccia il palazzo della prefettura. In effetti corso Monforte è stato transennato, bloccato al traffico e proibito quindi a chiunque, in primis agli ambulanti scesi in piazza per chiedere "lavoro", "ristori immediati", "riaperture".
Proteste dei lavoratori in ogni città d'Italia (Milano, Torino, Roma, Genova, Napoli, Bari etc). Piazze occupate, strade e autostrade bloccate. Molti sono in marcia direzione Roma per manifestazione in piazza Montecitorio ore 15. La pazienza è morta. https://t.co/kJWQdnGGHv pic.twitter.com/uxCKRBzZll
— RadioSavana (@RadioSavana) April 6, 2021
Napoli, mutande in vetrina contro le chiusure
Secondo lo Stato - polemizza la Confcommercio - un indumento intimo, una scarpa da ginnastica o una felpa possono decidere se un negozio deve restare aperto o debba fallire, non la sicurezza del luogo in cui viene venduto e l’osservanza delle norme anti Covid.
Dopo che anche la scorsa settimana i commercianti hanno protestato, aprendo le saracinesche dei negozi a metà, il mondo delle imprese, contrario al prolungamento delle chiusure, prova ancora a chiedere aiuto, riunendo tutti davanti alla prefettura, con una manifestazione generale per invocare risposte e aiuti per 15 categorie d’impresa.