Coronavirus

Governo, "Ristori-bis" per zone rosse: soldi anche alle baby sitter e ai bar

I mancati caffè di chi è costretto a chiudere la serranda verranno "ricompensati" con 1000 euro in più

Governo, "Ristori-bis" per zone rosse: soldi anche alle baby sitter e ai bar

Il Coronavirus non molla la presa sull'Italia. Da oggi le regioni più colpite o con un indice Rt più elevato saranno di fatto in lockdown. Per questo il governo sta mettendo in atto un nuovo decreto, il "Ristori-bis", per cercare di incentivare ulteriormente i lavoratori più penalizzati. Un bar che per colpa di una «zona rossa» è costretto da oggi a tirar giù la serranda - si legge sulla Stampa - avrà in media circa 1000 euro in più di indennizzo a fondo perduto dallo Stato. Se infatti sino a ieri il titolare di un esercizio pubblico con ricavi inferiori ai 400 mila euro l’anno per effetto dell’obbligo di chiusura alle 18 in media poteva aspettarsi 2.941 euro di indennizzo, col «Ristori bis» ne avrà 3.922.

Un ristorante, che col primo «Decreto Ristori», poteva contare in media su 13.920 euro non avrà invece alcuna maggiorazione. A fronte di uno stanziamento che resta fermo a 1,5-1,6 miliardi di euro (di più il Mef senza ampliare di nuovo il deficit non può assicurare) alcune misure ballano ancora tra il Decreto bis e la prossima legge di Bilancio. È il caso della proroga dei congedi al 50% per i lavoratori i cui figli non potranno più frequentare in presenza le lezioni, e del bonus baby sitter.