Coronavirus

Regioni: "Subito un incontro col governo. Non 21 ma 5 i parametri per le zone"

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha chiesto un incontro urgente con i ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia

“C’è la necessità di rivedere in un’ottica di semplificazione i parametri che sono stati elaborati nella prima fase della pandemia procedendo ad un aggiornamento delle indicazioni sull’utilizzo dei test rapidi antigenici e del test di biologia molecolare e alla modifica degli indicatori per il monitoraggio ai fini della classificazione. Per questi motivi la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha chiesto un incontro urgente con il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il ministro per gli affari regionali, Francesco Boccia”. Lo ha annunciato il Vicepresidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Giovanni Toti (Presidente della Regione Liguria) che ha presieduto la riunione odierna.“Abbiamo già elaborato alcune proposte e siamo pronti – ha aggiunto Toti - ad un confronto con il Governo - con la partecipazione del Comitato tecnico scientifico, l’Istituto Superiore di Sanità e la Cabina di regia per il monitoraggio del rischio sanitario -  per verificare e approfondire congiuntamente l’adeguatezza dell’attuale sistema di verifica degli indicatori di contagio, e per la qualificazione dei parametri utilizzati e la verifica dell’iter di assunzione delle decisioni finali in merito alla classificazione dei territori. Bisogna dunque semplificare i parametri di valutazione e, in questa fase dell’epidemia che interessa tutte le Regioni, è quanto mai opportuno che Governo e Regioni compiano un ulteriore sforzo collaborativo, anche per comunicare correttamente ai cittadini – ha concluso Toti - le misure restrittive che debbono essere assunte con grande e comune senso di responsabilità”. 

Inoltre le regioni chiedono che i parametri per la decisione di entrata o uscita dalla zona rossa siano abbassati da 21 a 5. Ma il ministo della Salute Roberto Speranza sottolinea che "Il dialogo con le regioni è sempre aperto ma i 21 parametri indicano l'indice di rischio insieme all'Rt e determinano quali misure attuare sui territori".