Coronavirus
Vaccini, si fa largo l'ipotesi della 3° dose. A Israele via libera a over 60
Israele è il primo paese al mondo. Bassetti: "Terza dose forse per i più fragili. Non serve in massa"
Galli: quarta ondata? Meno pressione sugli ospedali
L'infettivologo Massimo Galli, ordinario di Malattie infettive alla Statale di Milano e primario all'Ospedale Sacco, sulla quarta ondata, commenta che ci sarà, a causa della contagiosissima variante Delta, "ma non per questo rivivremo le terribili scene di Bergamo e i lockdown nazionali". "Ogni prevalenza di una nuova variante potrebbe rendersi responsabile di una nuova ondata pandemica. Ma è l'entità dell'ondata a essere fondamentale" spiega Galli. "La variante Delta infetta alla grande giovani e bambini", continua Galli, e aggiunge: "la differenza sarà nelle ospedalizzazioni che saranno contenute grazie alla campagna di vaccinazione".
Ue: pronti per eventuale terza dose
Bruxelles si dice pronta alla terza dose. "Siamo perfettamente al corrente che ci potrebbe essere bisogno un nuovo richiamo e per questo abbiamo concluso un nuovo contratto con Pfizer/BioNTech per prenotare 1,8 miliardi di dosi con l'obiettivo di avere i vaccini pronti" qualora la terza dose "dovesse rivelarsi necessaria" o "per vaccinare altri gruppi, come i giovani". Sono le parole espresse dal portavoce della Commissione europea, Stefan de Keersmaecker, nella conferenza stampa quotidiana. "Abbiamo anche esercitato l'opzione per ulteriori 150 milioni di dosi con Moderna per la stessa ragione", aggiunge. In ogni caso, conclude, qualunque decisione sulla terza dose "verrà presa sulla base dell'evidenza scientifica".