Coronavirus

Vaccini, Figliuolo: "Imperativo accelerare. Siamo al 15%, immunità lontana"

Il commissario per l'emergenza: "Se ogni medico e farmacista facesse 10 punture al giorno, arriveremmo a un milione di dosi ogni 24 ore"

Vaccini, Figliuolo: "Imperativo accelerare. Siamo al 15%, immunità lontana"

L'emergenza Coronavirus in Italia continua. Preoccupano il dato sui decessi giornalieri e i reparti di terapia intensiva degli ospedali, ancora sopra la soglia critica in diverse Regioni. La soluzione sono i vaccini, ma nonostante gli sforzi la campagna prosegue a rilento e dal commissario per l'emergenza arriva un comando in gergo militare. "L’imperativo categorico è accelerare. Abbiamo già fatto molto, ma - spiega Figliuolo alla Stampa - dobbiamo allungare il passo. Il mio obiettivo è superare le 500 mila somministrazioni al giorno entro giugno. Occorre coinvolgere maggiormente i medici di base e le farmacie, in modo che il loro intervento passi dall’attuale regime di emergenza a una fase più strutturata".

"Attualmente l’impiego dei medici di libera scelta non è omogeneo nelle varie Regioni, ma è indispensabile l’adesione uniforme e diffusa e una congrua quota di dosi loro dedicate. In Italia ci sono circa 43 mila medici di famiglia e 20 mila farmacie. Se ogni medico inoculasse dieci vaccini al giorno, otterremmo 430.000 dosi in più alle quali se ne potrebbero aggiungere altre 100.000 per il ruolo delle farmacie. Le previsioni sono approssimative, ma se aggiungiamo a queste proiezioni quello che già facciamo possiamo riuscirci".

"Esistono - prosegue Figliuolo alla Stampa - molti “no vax”, ma purtroppo costituiscono un problema anche i “ni vax”, quellicioèperplessidifrontea un vaccino in particolare, tipo AstraZeneca. È invece importante che passi il messaggio che tutti i vaccini sono validi ed efficienti. Affinché si possa raggiungere l'immunità di gregge è necessario che sia vaccinato l’80 per cento della popolazione. Obiettivo che contiamo di raggiungere a fine settembre. Ma due step importanti sono anche i mesi precedenti, quando riusciremo ad avere il 60 e il 70 per cento dei vaccinati.Oggi ci attestiamo intorno al 15 per cento".