Coronavirus
Vaccini per tutti dal 3 giugno ma Draghi avverte: "Varianti minano efficacia"
"Dal 3 giugno partira' una lettera con cui si dara' la possibilita' a tutte le Ragioni e province autonoma di aprire le vaccinazioni a tutte le classi di età seguendo il piano, utilizzando tutti i punti vaccinali, anche aziendali". Lo ha annunciato il commissario straordinario all'emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, parlando con la stampa nel corso della visita al centro vaccinale di Bastia Umbra (Perugia). "Andiamo verso il superamento delle fasce d'età - ha spiegato - con un occhio vigile sugli over 60. Abbiamo ottimi risultati sugli over 80, buoni sugli over 70 e solo soddisfacenti sugli over 60".
"È molto probabile che dagli inizi della settimana prossima anche l'Aifa darà il via libera al vaccino per il target dai 12 anni ai 15 anni, parliamo di circa due milioni e 300mila ragazzi. Nel piano li avevo già previsti a marzo e quindi siamo in grado di procedere anche su questa classe".
"Arriveranno 20 milioni di dosi a giugno, ma bisogna evitare la rincorsa a volerne di più. Grazie all'intervento del nostro presidente e della struttura siamo riusciti ad avere questo, che non è tantissimo, ma due o tre mesi fa non lo avremmo mai pensato, neanche nelle previsioni più rosee. Alla fine, i risultati parlano, grazie alla sinergia tra Regioni, Province autonome e Stato", ha aggiunto. La regione Umbria, in questo modo, secondo Figliuolo, aumentera' il numero settimanale di dosi inoculate, "fino a circa 52 mila dosi settimanali".
Draghi: "Varianti possono minare efficacia dei vaccini"
"La nostra prima priorita' e', naturalmente, sconfiggere la pandemia. Questo significa farlo ovunque e non soltanto nei Paesi sviluppati. Garantire che i paesi piu' poveri abbiano accesso a vaccini efficaci e' un imperativo morale. Ma c'e' anche una ragione pratica e, se vogliamo, egoistica. Finche' la pandemia infuria, il virus puo' subire mutazioni pericolose che possono minare anche la campagna di vaccinazione di maggior successo". Lo afferma il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel suo intervento al Global solutions summit con la cancelliera tedesca Angela Merkel.