Coronavirus

Vaccini, Remuzzi: "No alla seconda dose. Meglio darne poco ma a più gente"

Il professore dell'Istituto Negri: "Meglio vaccinare un grande numero di persone con una dose singola che un piccolo campione con due dosi"

Vaccini, Remuzzi: "No alla seconda dose. Meglio darne poco ma a più gente"

L'emergenza Coronavirus in Italia continua senza sosta. Resta alto l'indice di contagio giornaliero e preoccupa soprattutto il dato sui decessi, ormai in tripla cifra da mesi. Tornano anche a riempirsi gli ospedali, con i reparti di terapia intensiva di nuovo sotto pressione. La speranza è affidata al vaccino, ma per il professor Giuseppe Remuzzi dell'Istituto Mario Negri, la strategia adottata non è la più efficace. "Non bisogna perdere un minuto - spiega al Corriere della Sera. Stiamo vaccinando 400 mila persone alla settimana. Immaginiamo pure di arrivare a 700 mila. Non basta. Il primo problema è la produzione. Pfizer ha già detto che non ce la fa a coprire il fabbisogno. Bisognerebbe estendere l’accordo che AstraZeneca ha fatto con Serum Institute of India ad altre compagnie, e mettere insieme tutti i siti produttivi del mondo. Oltre che in India e in Cina, ce ne sono in Sudamerica, Usa, Germania, e la Francia si sta attrezzando".

"Meglio - prosegue Remuzzi al Corriere - vaccinare un grande numero di persone con una dose singola che un piccolo campione con due dosi. Si può ipotizzare di non fare il richiamo prima che siano passati 120 giorni. Il livello di protezione indotto dalla prima dose del vaccino è comunque molto alto. Alcuni lavori scientifici, ultimo quello appena pubblicato sul New England Journal of medicine e riferito al vaccino Pfizer, e la presa di posizione del comitato inglese su vaccini e immunizzazione, dimostrano come la quasi totalità dei contagi avviene nei primi 10-12 giorni dalla somministrazione della prima dose. Dopo, si ha una protezione molto alta, fino al 90%. Non c’è evidenza che fare il richiamo subito o dopo qualche mese sia diverso. A mio parere, quando si partirà con una vera e propria campagna vaccinale, sarebbe meglio aspettare 120 giorni per la seconda puntura".