Coronavirus
Variante Omicron, positivi anche moglie e figli del paziente zero
Lo conferma il sequenziamento dei tamponi sui contatti diretti del paziente zero effettuato dall'ospedale Cotugno di Napoli
Variante Omicron, la moglie e i figli del paziente zero ricoverato a Napoli sono risultati positivi allo stesso ceppo di Covid-19
Sono positivi alla variante Omicron anche la moglie e i due figli del 'paziente zero' italiano. Il sequenziamento dei tamponi effettuati sui contatti diretti dell'uomo, proveniente dall'Africa australe, è stato completato questa mattina all'ospedale Cotugno di Napoli. I 4 pazienti non presentano sintomi rilevanti a conferma dell'azione prodotta dal vaccino.
Il sequenziamento in tempi rapidi è stato possibile grazie a strumenti con tecnologia Ngs, di cui è dotato il laboratorio del Cotugno, che consentono di processare e valutare il genoma virale in toto nel giro di 24 ore.Il 'paziente zero', 55enne casertano, è vaccinato con 2 dosi. Manager dell'Eni, si trova in isolamento nella sua casa di Caserta ed è monitorato costantemente dai medici e dall'autorità sanitaria.
"Esprimiamo apprezzamento per il personale altamente qualificato del Cotugno che ha completato il sequenziamento. Seguiremo con la massima attenzione questo caso con grande attenzione al tracciamento". Lo dichiara il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, commentando il risultato del sequenziamento sui tamponi dei contatti stretti del cosiddetto 'paziente zero', il professionista casertano risultato positivo alla variante Omicron del Covid-19.
Variante Omicron, la cronostoria del primo caso italiano
L'uomo non ha avuto altri contatti da quando è tornato in Italia. Arrivato a Milano nella serata del 15 novembre, con una macchina a noleggio ha raggiunto l’hotel, dove ha cenato da solo in una sala dove era presente solo un’altra persona ma ubicata dal lato opposto. Non ha avuto contatti con il personale dell’hotel.
Il 16 novembre alle 8, sempre in auto, ha raggiunto l’ospedale per effettuare il tampone richiesto dalla propria azienda dovendo ripartire per il Mozambico la sera stessa del 16. Dopo il tampone si è recato in auto presso altre due strutture ospedaliere per sottoporsi agli esami periodici previsti per i dipendenti della sua azienda, indossando sempre i dispositivi di protezione individuale. In viaggio verso Roma, dove all'aeroporto di Fiumicino avrebbe dovuto prendere il volo per il Mozambico, sempre a bordo di un'auto, ha ricevuto la chiamata dal medico competente che lo ha informato della positività, motivo per cui ha deciso di tornare a Caserta dalla famiglia.
Nella sede di lavoro di Milano non si è mai recato. Per massima cautela sono state informate le strutture ospedaliere visitate per la sorveglianza degli operatori sanitari che hanno visitato il caso.