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Consorzio dell'Asti festeggia 90 anni, vendemmia super e che serata nel ristorante di Borghese

Consorzio dell'Asti, 90 anni di storia e un vendemmia 2022 super

Il Corsorzio dell'Asti celebra la Milano Wine Week e un 2022 che il 17 dicembre segnerà un compleanno speciale: 90 anni di storia e grandi vini che si è rinnovata con l'ultima vendemmia dall'esito sorprendente: nonostante la siccità che ha caratterizzato questo 2022, la raccolta dell’uva Moscato bianco si conclude con risultati assolutamente positivi, se vi vanno a considerare lo stato sanitario delle uve, la gradazione zuccherina e il contenuto aromatico dei mosti. La sintesi aromatica registrata quest’anno, infatti, è la più alta degli ultimi anni e il livello volumetrico si trova in equilibrio rispetto ai disciplinari.

La sintesi aromatica registrata quest’anno, infatti, è la più alta degli ultimi anni e il livello volumetrico si trova in equilibrio rispetto ai disciplinari. Il risultato è andato oltre alle aspettative, considerando che la scarsità di precipitazioni e le alte temperature che hanno caratterizzato l’estate 2022. In particolare, nell’area di produzione dell’Asti Docg, che si estende per 9.900 ettari in 51 Comuni, la piovosità fino ad agosto è stata inferiore del 30% rispetto agli anni scorsi. Nei mesi invernali e primaverili, fortunatamente però, si sono evitati i danni da gelo e, una volta cominciato il germogliamento, lo sviluppo della vite è stato rapido e costante, anticipando di circa 10/20 giorni la vendemmia, cominciata attorno al 20 agosto.

Uva Moscato BiancoUva - Moscato Bianco
 

Nonostante lo stress idrico e le elevate temperature, la qualità dell’uva non è stata influenzata da fenomeni di scottature ed appassimento, da un lato grazie all’adattamento della tecnica colturale e dall’altro al maggiore ispessimento della buccia causato all’insolazione stessa. La fertilità della vite, intesa come numero di grappoli per germoglio, nel 2022 è stata addirittura superiore al 2021, ma ha dato origine a grappoli con acini più piccoli. Delle alte temperature ha beneficiato poi la sanità dell’uva è stata elevata, permettendo un minor numero di interventi sulle piante, a tutto vantaggio della sostenibilità.

Consorzio d'Asti, la serata nel ristorante di Alessandro Borghese

Intanto, il primo festeggiamento di questo finale d'anno doc tra Milano Wine Week e compleanno che sta per arrivare per il Consorzio dell'Asti è arrivato con una serata ad hoc nel ristorante milanese di Alessandro Borghese AB - Il lusso della semplicità.

Partenza con i cocktail raffinati di Giorgio Facchinetti (il re dei bartender ha presentato il suo "Asti Signature": 4 foglie di basilico, 1 fetta di pompelmo rosa Pepe di Sichuan qb Asti Dolce Docg).

asti signature giorgio facchinetti
 

E poi una cena accompagnata dai vini della casa: dall'Asti Spumante Extradry (abbinati ai Finger Aperitif e al Caleidoscopio) e Dry (accompagnatoo al Risotto con robiola di Roccaverano, timo, pere e Asti) passando per l'Asti Spumante Brut (assieme al vitello ReAle) e il Moscato d'Asti a chiudere la serata... in zona Tiramisù.

Caleidoscopio b
Caleidoscopio - Waffle al pecorino con carpaccio di barbabietola arrosto,
mousse di latte di soia,  crema di finocchi affumicata e gel di pompelmo


ECCO IL MENU' DELLA SERATA

borghese menu asti
Il menù della serata nel ristorante
di Alessandro Borghese AB - Il lusso della semplicità

Consorzio dell'Asti festeggia 90 anni

Il Consorzio per la tutela dell’ASTI Docg è stato ufficialmente costituito il 17 dicembre 1932 inizialmente con il nome di “Consorzio per la Difesa dei Vini Tipici MOSCATO d’ASTI Spumante e ASTI Spumante” - adottando come marchio consortile il patrono di Asti, San Secondo a cavallo.

Il Consorzio opera per la tutela, la valorizzazione e la promozione dell’ASTI Spumante Docg e del MOSCATO d’ASTI Docg in Italia e nel mondo. Svolge funzioni di controllo sull’intera filiera e vigila sulle contraffazioni della denominazione.

ASTI SPUMANTE VENDITE
 

Attraverso il suo laboratorio di analisi e ricerca promuove e coordina studi scientifici e innovazionite cnologiche tese a favorire il continuo miglioramento qualitativo dell’intero ciclo produttivo. Coordina e promuove attività di valorizzazione del territorio d’origine dell’uva Moscato bianco, la cui coltivazione si estende per circa 10.000 ettari in un’area che comprende 51 Comuni delle province di Alessandria, Asti e Cuneo. Oltre 1400 ettari hanno una pendenza superiore al 40% e, di questi, 330 ettari hanno una pendenza maggiore del 50%: si tratta dei vigneti storicamente soprannominati “SORÌ”, dove a causa dell’elevata pendenza, non è possibile utilizzare mezzi meccanici e il lavoro può essere svolto solo a mano. Le prime colline del vino ad essere inserite nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco sono state proprio quelle dell’Asti. Le aziende consorziate sono 1013 divise tra 50 case spumantiere, 778 aziende viticole, 153 aziende vitivinicole, 17 aziende vinificatrici, 15 cantine cooperative. La produzione annuale si aggira mediamenteattorno ai 91 milioni di bottiglie, di cui circa 53 milioni di ASTI DOCG e i restanti 38 milioni di MOSCATOd’ASTI DOCG, con una previsione di oltre 100 milioni di bottiglie per il 2021. Il 90% della produzioneviene esportata all’estero. Il presidente del Consorzio è Lorenzo Barbero.

Consorzio dell'Asti: i vini

ASTI SPUMANTE e MOSCATO d’ASTI: le bollicine aromatiche piemontesi Docg più “brindate” nel mondo

L’ASTI SPUMANTE e il MOSCATO d’ASTI possono essere considerati i due vini bianchi aromatici dolciitaliani per eccellenza e occupano nella famiglia dei grandi vini piemontesi, una posizione di rilievo.

L’ASTI Spumante, in particolare, è indubbiamente la massima espressione delle bollicine dolci nel mondo.

MOSCATO ASTI VENDITE
 

L’ASTI Spumante e il MOSCATO d’ASTI sono tra i pochi vini che mantengono inalterate le caratteristicheorganolettiche dell’uva, per effetto di una soffice spremitura e di una limitata fermentazione alcoolica, consentendo così di poter assaporare nel calice i profumi e gli aromi dell’uva appena raccolta. Questi due vini sono associati nella mente dei consumatori a momenti gioiosi: l’ASTI in particolar modo è il vino spumante protagonista dei momenti celebrativi sia legati alle festività sia a tutte le occasioni in cui si desidera coronare un momento di felicità.

ASTI SPUMANTE Docg

L’ASTI Spumante Docg nasce esclusivamente dal vitigno Moscato bianco. Favorito dai terreni calcarei della zona di produzione e da un microclima tipico delle zone collinari, è il frutto di tradizioni spumantiere piemontesi, conoscenze enologiche, tecniche di coltivazione e raccolta che permettono di mantenere intatto il patrimonio aromatico dall’uva al vino. Contraddistinto da un sapore muschiato, un equilibrio acidoe zuccherino e una moderata alcolicità, il suo profumo intenso richiama i fiori di acacia, il glicine e l’arancio e il miele di montagna, con un sottofondo di spezie che rimanda a fiori di sambuco, di achillea, di bergamotto.

ASTI SPUMANTE PAESI
 

Le preziose sostanze aromatiche (linalolo) prodotte dal vitigno moscato bianco nelle ultime settimane che precedono la vendemmia raggiungono il massimo accumulo nell’acino nei primi giorni di settembre,quando iniziano le operazioni di raccolta, ancora oggi compiute a mano per preservare l’integrità dei grappoli e il caratteristico aroma dell’uva, elementi che contribuiscono a rendere l’ASTI il vinospumante aromatico più bevuto al mondo. Negli ultimi anni i produttori dell’ASTI hanno intrapreso un importante percorso di apertura ad unapiù ampia gamma di tipologie di Asti, differenziate tra loro in base al contenuto residuo zuccherino, proponendo quindi il vitigno aromatico Moscato bianco in declinazioni del tutto nuove.

Il cammino si è avviato con la possibilità di produrre un ASTI da Demi Sec a Extra dry, passando per la tipologia Dry o Secco nel 2017, grazie a un progetto di ricerca che si è avvalso delle migliori professionalità e competenze nella vinificazione e nella spumantizzazione del Moscato bianco. La tecnica di spumantizzazione alla cui messa a punto ha contribuito il laboratorio di ricerca del Consorziodi Tutela, prevede particolari condizioni di permanenza con lieviti selezionati che portano ad avere unquadro gustativo ed olfattivo equilibrato ed armonioso. Il risultato è unico e sorprendente.

Si è poi recentemente proseguito con la possibilità di arrivare alla tipologia Pas Dosè, oltre che Brut ed ExtraBrut sia per la metodologia con fermentazione in autoclave cioè il Metodo Martinotti sia per la tipologiacon la fermentazione in bottiglia, il Metodo Classico; grazie ad una ulteriore modifica del disciplinare. Con una spuma particolarmente fine e persistente, l’ASTI dona al palato una sensazione di freschezzache ne consente il consumo a tutto pasto. Al naso si possono apprezzare delicati aromi floreali (acacia, lavanda, salvia) e fruttati (mela, pera, banana). Ottimo come aperitivo, l’ASTI nelle diverse versioni abasso contenuto di zuccheri, si abbina facilmente a salumi, formaggi freschi, carni bianche, pesce, crostacei e a primi piatti, come il risotto, esaltandone il sapore.

MOSCATO d’ASTI Docg

In seguito all’entrata in vigore della Denominazioned’Origine Controllata e Garantita “Asti” nel 1993, le duestoriche tipologie ASTI Spumante e MOSCATO d’ASTI sono state riconosciute come espressione dello stesso vigneto.

MOSCATO ASTI PAESI
 

Il MOSCATO d’ASTI Docg rappresenta uno dei prodotti più caratteristici della vitivini coltura piemontese, contraddistinto dall’intenso aroma muschiato dell’uva da cui è vinificato, dal sapore delicato che ricorda il glicine e il tiglio, la pesca e l’albicocca con sentori di salvia, limone e fiori d’arancio, con una componente zuccherina e un basso tenore alcolico. Il MOSCATO d’ASTI Docg non è uno spumante, in quanto è sottoposto ad una minima rifermentazione in autoclave, che viene arrestata al raggiungimento della gradazione di circa 5% vol. Dal punto di vista della tecnologia enologica, l’applicazione della catena del freddo ha consentito dimantenere gli aromi e i sapori dei grappoli e allo stesso tempo di stabilizzare il prodotto, permettendone la conservazione e il trasporto.

Giorgio FacchinettiGiorgio Facchinetti
 

Consorzio d'Asti 90 anni di storia in pillole

1932

Il Consorzio dell’ASTI viene costituito.

1965

Palazzo Gastaldi, conosciuto come la “Casa dell’ASTI“, è sede operativa del Consorzio.

1967

Approvato disciplinare DOC per Asti e Moscato d’Asti pubblicato GU 199 – DM 09.07.1967

1993

Approvato disciplinare DOCG per Asti e Moscato d’Asti pubblicato GU 287 – DM 07.12.1993

1994

Il laboratorio di analisi interno aumenta l’operatività con strumenti scientifici all’avanguardia.2001Viene inaugurata la nuova sede del Laboratorio ad Isola d’Asti, centro agricolo sulla stradache collega Asti alla parte Sud dell’Astigiano.

2010

Palazzo Gastaldi “Casa dell’Asti“ diventa la sede degli uffici di presidenza, direzione, relazioni pubbliche e amministrazione. Nella sede distaccata di Isola d’Asti rimangono operativi il laboratorio di analisi e l’ufficio prelevatori.

2012

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del DM 1778 del 27 gennaio il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali affida al Consorzio, quale unico soggetto incaricato, lo svolgimento diimportanti funzioni previste dalle leggi che regolano la produzione dell’ASTI e del MOSCATO d’ASTI.

2017

Il Consorzio introduce la versione Dry ed Extra Dry dell’Asti Spumante Docg.

2020

Ampliamento a tutte le tipologie di residuo zuccherino fino al Brut, Extra Brut, Brut Nature e Pas Dosé perlo Spumante Asti Docg.

2021

Asti Docg sigla una partnership globale con ATP diventando Official Sparkling Wine e Silver Partner diATP TOUR e di Nitto ATP Finals di Torino

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Tags:
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