Costume

Coronavirus, per vacanze al mare sicure, arrivano i tessuti anti droplet

Di Milo Goj

Tra le nebbie che avvolgono la sequenza dei DPCM e i giri di valzer, tra ordini, contrordini e precisazioni, che si susseguono, c’è almeno un punto fermo: l’obbligo del distaccamento sociale

La parola d’ordine nella “fase 2” è mantenere distanza di sicurezza, soprattutto nei luoghi pubblici. In alcuni casi, si rende necessario delimitare gli spazi con delle barriere fisiche. Le proposte più suggestive si sono già alternate: si va dal rigido e freddo plexiglass, a capannine da spiaggia in bambù. Tutte soluzioni che non risolvono il problema nella sua complessità. Ci vogliono dei professionisti.

Nel profondo Comasco, a Uggiate Trevano, opera dal 1936 la Arrigoni Spa, azienda che, partita dal tessile d’abbigliamento, si è riconvertita intorno agli anni ’70 ed è diventata leader europea negli schermi agrotessili per il controllo climatico e biologico delle coltivazioni. In buona sostanza realizza reti che proteggono le piante da parassiti e vettori di virus, riducendo così al minimo la necessità di ricorrere a prodotti chimici inquinanti. Ma il ruolo non è solo quello passivo, di protezione, ma anche quello attivo di valorizzazione delle coltivazioni. Inserite in un ambiente che consente il giusto passaggio di luce e d’aria, le piante diventano più rigogliose e aumentano la produzione dei frutti. È un po’ quello che avviene anche per le persone.

Quando qualcuno si sente protetto e non subisce stress, “rifiorisce” in salute e lavora meglio

Questa correlazione tra regno vegetale e uomo è alla base del concetto di Delimita, il prodotto che Arrigoni Spa ha lanciato proprio come supporto al social distancing. “Il nostro team R&D, diretto dal professor Giuseppe Sarace, esperto in dinamica dei flutti, si è messo al lavoro”, racconta Paolo Arrigoni, ceo dell’omonimo Gruppo fondato dal nonno Achille, “ha utilizzato le competenze e gli strumenti da laboratorio che da anni mettiamo al servizio di un’agricoltura innovativa e sostenibile. Ha traslato la nostra conoscenza relativa al passaggio di aria e luce attraverso i tessuti tecnici, allo studio del passaggio del vapore acqueo”. Arrigoni ha creato così Delimita che, grazie all’abbinamento di due tessuti tecnici opportunamente ingegnerizzati e installati, riduce ai minimi termini il passaggio di droplets, le goccioline principali imputate della trasmissione del Virus. Al tempo stesso, consente un passaggio e un ricambio d’aria che fa sì che la persona protetta si trovi in un ambiente confortevole.

Molteplici le applicazioni del nuovo prodotto. Si va dalle spiagge, ai parchi, ai giardini, con un occhio di riguardo agli spazi giochi per i bambini, ai dehors di alberghi, ristoranti e caffè. Nelle terrazze e negli esterni dei locali, ai clienti è garantito un ricircolo ottimale dell’aria. Insomma, il piacere di bere un bicchiere in compagnia in un ambiente confortevole, nonostante le restrizioni, non sarà un miraggio. Insomma, si prestano per tutte le aree aperte dove può essere utile “delimitare” con precisione le distanze. I vantaggi rispetto alle altre soluzioni balzano all’occhio.

Come la plastica e il vetro offrono un’apprezzabile barriera al passaggio delle goccioline malefiche, scatenate da starnuti, sbadigli, colpi di tosse o portate dal vento. Però, mentre plexiglass&Co con il sole possono avere un effetto simile ai mitici specchi ustori di Archimede, e tormentare chi si vuole proteggere, Delimita crea un clima confortevole. Ma non è tutto, non subisce l’effetto vela. Concepiti per proteggere le coltivazioni nelle più avverse condizioni atmosferiche, gli schermi Arrigoni non corrono il rischio di essere sbattuti a terra ferendo i malcapitati.

Non ultima la variabile prezzo. Con le aziende italiane, soprattutto quelle del settore turistico alberghiero, in drammatica crisi di liquidità, Delimita presenta un vantaggio non da poco: costa meno di due euro al metro quadro, circa un decimo (se non un ventesimo) rispetto ad altri tipi di barriere in vetro e in plastica.