Costume
La città di Gragnano esalta con una festa la Pasta Igp e la Valle dei Mulini
L'evento è promosso dal Consorzio di Tutela. Casillo:"Scoprire le ricchezze paesaggistiche e culturali del territorio ne fa apprezzare ancora di più il valore"
E’ la pastasciutta in tutte le sue forme la vera diva della Pasta di Gragnano Igp. Una diva sensuale, come testimoniava dieci anni fa nel calendario Pirelli l’immagine di Eva Herzigova in topless alle prese con una mangiata di spaghetti, sogno erotico-gastronomico che ha condito le fantasie di molti uomini. Una diva che fa scoccare la scintilla a tavola prendendo per la gola il partner come più elementare mossa della strategia della seduzione. Una diva esaltata ancora prima sugli schermi da Totò in “Miseria e nobiltà” e da Alberto Sordi in “Un americano a Roma”. Se l’Italia è riconosciuta come la patria della pasta, Gragnano lo è come la capitale mondiale di quella elitaria, di qualità perché trafilata al bronzo ed essiccata all’aria. Una pasta che racchiude in sé i cinque sensi: gusto, tatto, vista, olfatto e udito. Proprio la città dei Monti Lattari prende spunto dai cinque sensi per esaltarla con solennità. Lo fa con la 19a Festa della Pasta 2019, in programma sabato 28 e domenica 29, per iniziativa del Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano Igp che punta a riscoprire anche la valle dei Mulini, un vero e proprio “museo a cielo aperto”, simbolo delle caratteristiche che rendono inimitabile la Pasta di Gragnano Igp. Lungo il fiume Vernotico sorgevano decine di mulini, che diedero vita fin dal 1500 a uno dei primi “distretti industriali” dell’epoca. La strada dei mulini fu percorsa l'11 luglio del 1845 da re Ferdinando e dalla regina con la sua corte in visita a Gragnano per gustare i famosi "maccaroni". Il Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano Igp ha avviato da tempo il recupero dell’area, contribuendo al restauro nell’aprile del 2019 del Mulino “Porta di Castello di Sopra”, interamente ristrutturato, rimesso in funzione e naturalmente visitabile durante la kermesse. “Vorremmo che da questa edizione della Festa della Pasta emergesse un segnale importante -ribadisce Aurora Casillo, presidente del Consorzio di Tutela- per ricordare a tutti quale posto unico al mondo sia Gragnano. Scoprire le ricchezze paesaggistiche e culturali del suo territorio permette di apprezzare ancora di più il gusto inimitabile della sua produzione pastaia e il suo valore”.
Ospite della Festa nella serata di sabato sarà renzo Arbore con l’Orchestra Italiana, portavoce della più autentica cultura partenopea, come la Pasta di Gragnano. Protagonista principale della Festa sarà naturalmente i "maccaroni" di Gragnano. Quelli contrassegnati dalla Igp.