Costume

Lagerfeld, il Picasso della moda che fece grande la 'Maison Chanel'

Daniele Rosa

A 85 anni scompare senza un erede

Karl Lagerfeld è stato un’icona della moda.

In tempi in cui persino re, dittatori, primi ministri passano come meteore il designer tedesco è stato davvero una stella cometa intramontabile.

Ma con l’età non si può’ davvero fare compromessi.

Ha chiuso lavorando.

Stava rifinendo gli ultimi dettagli di due nuove collezioni. La prima per la maison Chanel di cui era direttore creativo dal 1983 e la seconda per Fendi dove aveva la medesima responsabilità dal 1965.

Le collezioni verranno presentate firmate da lui ma, purtroppo senza di lui, a Parigi e a Milano, templi sacri della moda dove sicuramente tutto il mondo di riferimento gli renderà omaggio.

Lagerfeld, il Picasso della moda.

Perché Lagerfeld non era solo un disegnatore per qualche importante stilista, era l’essenza stessa di chi viveva di moda e per la moda.

Jean Patou, Balmain, Chloè hanno fatto successi con le sue creazioni.

Come pure è stato un successo l’azienda nata con il suo marchio.

Ma l’uomo non solo disegnava, ma fotografava personalmente i propri abiti, le proprie campagne e scriveva libri che hanno fatto parte della costruzione di una vera e propria leggenda.

 

Così come Picasso cambiò il mondo della pittura e alcuni parametri dell’epoca, Lagerfeld è stato artefice di un cambio nella moda contemporanea.

Tutti gli addetti di moda nel mondo sanno che prese in mano un’azienda, in difficoltà, che vendeva solo profumi, e la fece diventare una tra le marche più conosciute al mondo, Chanel. Una realtà da un fatturato di oltre 8000 milioni di euro.

Lagerfeld, il Picasso della moda. Senza ancora un erede

Il suo  modello di negozio globale ha fatto scuola nel mondo.

 

In uno dei suoi documentari autobiografici racconta come iniziò la sua carriera :’ in quattro lavoravamo in un piccolo laboratorio-raccontava in prima persona Lagerfeld-e io facevo il lavoro per tutti. I miei compagni se ne andavano a casa e io continuavo a lavorare. Dopo sei mesi i proprietari si resero conto di chi faceva realmente il lavoro e mi nominarono capo’.

 

L’esclusività dei capi firmati da Lagerfeld è rappresentata dal fatto che non sono legati ad un’epoca precisa o disegnati rispetto ad un momento storico. Sono capi voluti per fare loro stessi epoca e storia, capi disegnati da un uomo irripetibile, riverito, discusso,un artista diventato,nel mondo, una leggenda.

 

Un designer geniale che, con la sua scomparsa, lascia un’unica sola domanda che ancora non ha trovato risposta: chi sarà capace di sostituirlo al suo stesso livello?