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Natale ai tempi del coronavirus: un italiano su due non festeggerà coi parenti

La nuova indagine di 50&Più su come gli italiani stanno vivendo le festività natalizie con le restrizioni dovute alla pandemia

Quello che si avvicina è un Natale anomalo, senza cenoni e grandi festeggiamenti con famiglia e amici, causa principale – chiaramente – sono le restrizioni dovute alle misure per il contenimento della diffusione della pandemia.

Ma quindi, gli italiani come si stanno preparando a vivere questo periodo? Lo passeranno in famiglia o si auto isoleranno salvaguardando la propria salute e quella degli altri? Quanti hanno deciso di fare comunque regali di Natale? Proprio per trovare risposta a queste domande l’Associazione 50&Più - aderente a Confcommercio e con oltre 330.000 iscritti sul tutto il territorio nazionale - ha realizzato un’indagine, in collaborazione con Format Research, dal titolo L’emergenza COVID-19, primi sintomi di impatto sociale e prospettive nel nuovo periodo al fine di analizzare il sentiment degli italiani sulle difficoltà che stanno vivendo e sulle prospettive per il futuro e sul Natale.

Lo studio ha coinvolto 1.740 persone di cui 705 associati con età superiore ai 18 anni fino agli 85 anni.

E proprio in merito alle festività natalizie, più del 61,1% dei cittadini e il 77,9% degli associati 50&Più hanno dichiarato che si tratterà di un’occasione per stare in famiglia - pur con tutti i limiti del caso – così come il 14,2% dei cittadini e il 6,7% del campione 50&Più non rinuncerà a fare visita ai parenti.

Non manca, però, chi ha espresso l’intenzione di auto-isolarsi per salvaguardare la propria salute e quella degli altri. Una percentuale si attesta al 14,9% per gli intervistati totali e all’8,9% per gli associati. Ma c’è anche chi coglierà l’occasione per rilassarsi, per fare visita ai parenti in base alle norme e chi non farà nulla di particolare.

È scontato che, per chi è abituato a festeggiare la famiglia al completo e lunghe tavole imbandite, i cambiamenti saranno evidenti. Infatti, il 47,1% degli intervistati e il 38,2% dei soci 50&Più hanno dichiarato che non riusciranno a passare il Natale come gli altri anni a causa della pandemia.

Ma c’è anche chi ha deciso di non rinunciare alle tradizioni di sempre e di passare il Natale come ha sempre fatto: infatti sul campione totale italiano il 20,8% e il 23,9% di quello riferito al mondo 50&Più dichiara che passerà le festività come gli anni precedenti nonostante la pandemia.

In ultimo, il 32,1% degli intervistati totali avrebbe desiderio di festeggiare il Natale come gli anni scorsi, ma per timore del virus farà altre scelte. Un dato che si alza quasi al 37,9% se si considerano solo le risposte degli associati 50&Più.

Ma purtroppo tra azioni e intenzioni c’è una grande differenza e lo si può vedere nelle risposte alla domanda “Come vorrebbe festeggiare il giorno di Natale?” in cui la maggior parte degli intervistati ha risposto mettendo al primo posto, nuovamente, la famiglia. A scegliere “il pranzo a casa con la famiglia”, infatti, sono il 73,2% degli intervistati totali e quasi l’87,8% degli associati. Seguono, con percentuali minori, altre opzioni tra cui uscire a pranzo con la famiglia, organizzare un pranzo con amici, auto-isolarsi per motivi precauzionali e non fare nulla di particolare.

E per quanto riguarda i regali di Natale? Gli italiani stanno acquistando comunque pensieri e doni per i propri cari? La risposta è sì: infatti, il 73,4% del campione totale ha dichiarato che farà lo stesso i regali, mentre il dato per i soci 50&Più scende, ma di poco, al 68%.

“I risultati di questo sondaggio ci dimostrano come i nostri soci e molti italiani, quest’anno, abbiamo riscoperto il valore della famiglia e delle relazioni sociali”, sostiene Gabriele Sampaolo, Segretario Generale dell’Associazione 50&Più. “Chi ha vissuto lontano e non ha potuto riabbracciare i propri cari, così come chi ha imparato a convivere sotto lo stesso tetto, talvolta persino lavorando e frequentando lezioni virtuali, ha spesso ritrovato negli affetti un ruolo centrale in grado di dare conforto anche nei momenti più difficili. In questa fase, ancora incerta e critica, l’idea di dover rinunciare alla compagnia dei nostri cari e ai benefici della vita di comunità può sembrare insormontabile e difficile. Eppure, come dimostrano i dati raccolti dalla nostra indagine, la maggior parte dei soci 50&Più e degli italiani ha messo in conto di dover fare delle rinunce per il benessere dei più anziani e di tutta la popolazione. Una scelta da cui speriamo di poter trarre benefici e da cui dobbiamo ripartire nell’anno nuovo alla scoperta di nuovi modi per stare insieme.”

Con il numero della rivista 50&Più di gennaio, l’Associazione pubblicherà la seconda parte dell’indagine sulle aspettative nel post-pandemia e le preoccupazioni degli italiani per il futuro economico e politico del Paese.