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Sanremo, Francesca Fagnani contro FdI: "Ecco di cosa dovrebbero occuparsi"

La giornalista sarà co-conduttrice per una sera della kermesse canora italiana. Tra i timori del debutto e lo studio del monologo...

Sanremo 2023, la giornalista Francesca Fagnani si prepara alla co-conduzione, mentre contro FdI: "Ecco di cosa dovrebbero occuparsi"

È tutto pronto per l'edizione del Festival di Sanremo 2023, incluse quelle note di critiche che ogni anno alimentano il debutto. La co-conduttrice e giornalista Francesca Fagnani, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera confessa quanto teme di calcare il palco del Teatro Ariston: "Quelle scale abbinate al tacco 12, è il combo che uccide".

Sempre come riporta il Corriere della Sera, Francesca Fagnani aggiunge: "Drusilla Foer mi ha detto una cosa molto bella: quando sei su quel palco pensa che lo stai facendo per qualcuno a casa che ti sta guardando e ti vuole bene. Questa immagine mi ha commosso e mi è entrata dentro". Quindi penserà al "papà; nel cuore e ovunque a mia mamma che non c’è più".

Sanremo 2023, Francesca Fagnani sarà sola, il compagno Enrico Mentana ha altri impegni

Francesca Fagnani è legata sentimentalmente da anni al giornalista Enrico Mentana, che non la accompagnerà, "durante la settimana conduce quel programma minore che si chiama tg" ed "è giusto che resti a fare il telegiornale".  Come riporta il Corriere della Sera, la giornalista si prepara così a Sanremo 2023: "Ho capito che non faremo tante prove, credo che la spontaneità sia la chiave di Amadeus, mi affido a lui. Sono felice di affrontare un tema che sento molto, ma non posso anticipare niente". 

Sanremo 2023 Francesca Fagnani contro FdI: "Ecco di cosa dovrebbero occuparsi"

Infine la Fagnani attacca Maddalena Morgante, deputata di Fratelli d’Italia, che si è detta preoccupata per la piega gender fluid che ha preso Sanremo: "Io sono per l’allargamento e mai per la compressione di tutti i diritti; trovo che chiunque voglia portare nelle proprie canzoni il modo di vivere la sua sessualità non dovrebbe spaventare nessuno. Detto questo, bisognerebbe che i politici, soprattutto quelli importanti di questo governo, si occupassero magari delle bollette e non dei testi delle canzoni.