Costume

Seta blu e logo sottonodo, ecco la cravatta per l'ente metropolitano di Napoli

Eduardo Cagnazzi

E' stata consegnata oggi da Maurizio e Alessandro Marinella al vice sindaco della Città, Francesco Iovino. "Pubblico e privato insieme per lo sviluppo"

In seta jacquard, colore blu navy e, appena sotto il nodo, campeggia il logo della Città Metropolitana di Napoli, raffigurante il Corsiero del Sole, il cavallo nero sfrenato, l’icona leggendaria simbolo millenario dell’indomabile popolo napoletano. Una scelta cromatica caduta sulla tinta unita che conferisce maggiore istituzionalità al progetto. Sono queste le caratteristiche del prototipo della cravatta istituzionale della Città Metropolitana di Napoli realizzato da Marinella, storico marchio della tradizione partenopea, che è stato presentato questa mattina presso il Salone degli Affreschi Marinella di Palazzo Satriano alla Riviera di Chiaia e consegnato al vice sindaco dell’ente metropolitano, Francesco Iovino.

Un dialogo, quello tra Iovino, già delegato ai rapporti con le imprese, e Alessandro Marinella, quarta generazione della maison napoletana, iniziato a dicembre 2019, durante l'evento Arte Sartoriale di E. Marinella, svoltosi proprio presso il Salone degli Affreschi: il vice sindaco consegnò allo stilista un riconoscimento dedicato alla giovane imprenditoria dell'area metropolitana di Napoli, per essersi distinto anche e soprattutto per la sua attività di internazionalizzazione aziendale.

Iovino, nell’ambito del mandato ricevuto per il sostegno alle imprese dell'area metropolitana, durante la sua visita all’evento manifestò il desiderio di far realizzare una cravatta personalizzata per la Città Metropolitana. Marinella raccolse la sfida e, a pochi mesi di distanza, ecco il prototipo: stile, rigore, e sobrietà per una cravatta dal forte carattere istituzionale che rimanda alla bellezza del nostro patrimonio artistico e paesaggistico ed esalta il know how delle nostre eccellenze artigianali e imprenditoriali.

“Pubblico e privato devono concorrere al bene comune -ha affermato Iovino nel corso del suo intervento- unendo il nostro grande capitale culturale alle tante energie del tessuto produttivo napoletano. Il nostro compito, il compito della politica, è quello di contribuire ogni giorno alla crescita del territorio”.

“Questa è il prototipo della cravatta che deve rappresentare Napoli e l’eccellenza della Città Metropolitana nel mondo, per cui tutte le scelte compiute sono state volte ad esaltarne la classicità e l’eleganza”, ha affermato, invece, Alessandro Marinella, quarta generazione dello storico brand, nonchè impegnato da alcuni mesi come partner&managing director di Marchio Verificato nel campo dell’agroindustria di qualità. “Sono contento ed orgoglioso -ha aggiunto il papà Maurizio (al quarto posto nelle preferenze dei napoletani dopo Maradona e Totò e prima di San Gennaro, secondo un sondaggio di Klaus Davi)- che sia stata scelta l’azienda Marinella per creare il prototipo della cravatta rappresentativa della Città Metropolitana. Abbiamo realizzato una cravatta molto classica, con una tinta unita di blu e il logo sottonodo, ma magari potremmo realizzarla anche in altre tonalità o declinarla in altri progetti. Partiamo con questa e poi valutiamo insieme. Siamo una realtà artigianale legata alla città di Napoli e non voglio che questa caratteristica vada perduta. Nei nostri negozi vogliamo trasmettere eleganza e stile, ma soprattutto l'accoglienza ed il calore tipicamente italiano. Il cliente vuole sentirsi coccolato e seguito quando acquista un nostro capo e questo ci contraddistingue:  cortesia, classicità, ed eleganza rappresentano sinonimo di personalità e non di rigidità”.  

L'evento, come anche la kermesse Arte Sartoriale di E. Marinella 2019, è stato curato da Beatrice Gigli, Pr della Beatrice Gigli Communication.