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Covid, in Nepal è boom di contagi
Ospedali al collasso. Scarseggiano posti letto e respiratori. Molti contagiati in arrivo dall'India
Nel Nepal è bufera. Non di neve ma di contagi da Sars Cov 2. La situazione è molto grave e preoccupante, simile a quella indiana. Gli ospedali sono già al collasso e le previsioni per i prossimi giorni rasentano la catastrofe.
Secondo quanto dichiarato dal presidente della Croce Rossa nepalese, Netra Prasad Timsina “se non riusciremo a contenere l'ondata di contagi da Covid, quello che sta già accadendo in India accadrà ben presto anche in Nepal”.
E pensare che fino ad un mese fa la situazione sembrava essere sotto controllo. Ma le cose sono cambiate e da una media di circa 100 contagi al giorno si è già arrivati ad oltre 8.500.
Ed è partita la corsa a chiedere aiuti all'estero. Il sistema sanitario locale è estremamente fragile. Pochi i posti letto disponibili nelle terapie intensive, solo 1.595, e scarseggiano anche i respiratori, meno di 500.
Pochi anche i dottori disponibili tanto che il ministero della Salute ha dovuto richiamare in servizio i medici pensionati. Per tutti i turni sono raddoppiati.
Simile a quella indiana è anche la situazione vaccinale. I cittadini nepalesi che hanno avuto la prima dose sono solo il 7 percento contro il 10 percento dell'India.
Secondo gli analisti, una delle possibili cause del grave incremento di contagi è dovuto alla presenza di cittadini indiani che erano entrati nelle scorse settimane in Nepal dalla confinante India, per scappare dall'epidemia nel proprio Paese.
Anche in Nepal come in molti paesi dell'area, lo screening dei contagi è di difficile attuazione. Molti contagi, infatti, non vengono registrati, soprattutto nella zone rurali del Paese. Nel frattempo, il Governo sta pensando di prolungare il lockdown dichiarato il 29 aprile scorso. Previsto per soli quindi giorni, le autorità stanno valutando di estenderlo almeno fino alla fine di maggio.