Cronache
Acqua del mare dai rubinetti: il caso Andora (Savona) arriva in Parlamento
Da 5 mesi acqua salata dai rubinetti di docce e lavandini. Ad Andora, comune del savonese, una vita da incubo. Si muove anche la politica nazionale
Andora (Savona): piante avvelenate, docce salate e caffè imbevibili: in Liguria un caso da terzo mondo
Immaginate di abitare in un comune (Andora, in provincia di Savona) e di dover fare la doccia tutti i giorni in un paesello a 18 chilometri di distanza (Diano Marina, in provincia di Imperia), perché dalle tubature esce acqua di mare che fa venire “i capelli di paglia”. Oppure immaginate di mettere sul fuoco la pentola per la pasta e non salarla (c’è già il sale). Immaginate anche di annaffiare le piante nel vostro ufficio (o giardino) e vederle morire perché il cloruro di sodio le disidrata e le avvelena. Immaginate, infine, di entrare in un bar e bere un caffè con retrogusto salino.
È una storia che indigna e fa arrabbiare e che riguarda un piccolo comune ligure, Andora, situato tra Sanremo e Alassio, da ben 5 mesi senza acqua dolce nelle abitazioni. Per il Comune la causa è la siccità. I pozzi sono vuoti a causa delle mancate piogge e la loro vicinanza al mare li ha esposti alla penetrazione del cuneo salino. Lo stesso disagio non è vissuto dai paesi limitrofi come la stessa Alassio, Diano Marina e Laigueglia perchè accedono ad altri pozzi non penetrati dall'acqua salina. Ma come ha raccontato il Corriere della Sera di ieri, mercoledì 2 novembre, la siccità non è l’unica causa. C’entrano anche inefficienze e infrastrutture obsolete. Intanto si sta muovendo anche la politica nazionale. Interpellata da affaritaliani.it, la senatrice ligure Raffaella Paita di Italia Viva, nonché ex consigliera regionale, ha annunciato di aver presentato un’interrogazione parlamentare.
L’altra notizia che Affari è in grado di dare è che domani alle 15 l’Assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone, mette al tavolo uno di fronte all’altro, Rivieracqua, società che gestisce l’acquedotto, e Comune di Andora, per capire come intendono muoversi e individuare una soluzione immediata. Il problema del torrente Merula – spiegano dalla Regione - da dove Andora dovrebbe ricevere acqua dolce, non nasce a luglio. Ha sempre avuto problemi di intrusione salina nelle falde. In passato questo torrente riforniva i pozzi più a Nord. Con la siccità la portata di acqua è diminuita e il comune ha scelto di usare i pozzi a valle. Regione Liguria ha stanziato risorse del Pnrr per l’acquedotto del Roja e anche per la difesa del suolo.
“Dobbiamo cercare di capire se è possibile una soluzione di tipo emergenziale o strutturale”, spiega ad affaritaliani.it l’assessore Giampedrone. “Posto – continua - che tutto il territorio ligure è in emergenza siccità. Abbiamo avuto la dichiarazione di stato di emergenza un mese fa e faremo una serie di interventi” che però, a oggi, “non hanno nulla a che vedere con la situazione di Andora”.
@GabrielePenna1
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