Alan Friedman colpisce ancora da La 7
Friedman, il Savonarola di Manhattan, ha trovato l'America in Italia
Alan Friedman colpisce ancora.
Ieri sera a DiMartedì (La 7) da Giovanni Floris ha ricominciato il borbottamento contro il governo e pro Unione Europea che ci randella sulla manovra economica. In pratica ripete la stessa cosa da mesi, ancor prima della manovra (se l’era immaginata…è un predittivo).
Un Omero newyorchese, un Savonarola libertario e mondialista che ci affligge da secoli gli zebedei, con un moralismo a buon mercato.
Quello che desta meraviglia è come mai questo signore pasciuto venga invitato con tanta insistenza a programmi televisivi.
Forse per il suo accento inglese (ma è americano) da vecchio nonno che sorseggia amorevolmente il the?
Se così fosse, di the ne avrà ormai fatto indigestione. Come l’hanno fatta i telespettatori costretti a sorbirsi sempre la stessa lagna/predicozzo su quanto l’Italia sia discola a non seguire quello che ci dice Bruxelles.
Fatto sta che Friedman ha trovato l’America in Italia e non viceversa e di questa furbizia gli va dato atto e merito e financo gloria imperitura. Non è da tutti venire a spillare i soldi qui (oltretutto con ancora la crisi) invece che negli Usa. Ma tant’è a lui è riuscito. Solo che sarebbe il caso di smetterla di invitarlo ogni sera per sentire le stesse noiose (e sbagliate) considerazioni che hanno condotto l’Italia alla rovina.
E via quindi programmi, comparsate e perfino libri in cui attacca Trump e il sovranismo.
Di pochi giorni fa il siparietto di Friedman è stato il litigio con Alessandra Mussolini a L’aria che tira (sempre La 7, si vede che l’americano gli piace) condotto da Myrta Merlino.
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