Alatri, gli assassini di Emanuele hanno eccesso in curiosità? La tesi choc
L'indagine Eurodap mostra risultati drammatici sulla violenza tra i giovani
A leggere i risultati di un'indagine su Cyberbullismo, Bullismo, aggressività nei confronti della famiglia o dei più deboli, o sull'uso di droghe redatta da Eurodap ( l'Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico) viene da mettersi le mani dei capelli.
A seguire i risultati ci si chiede se, persino gli 'assassini' del giovane Emanuele massacrato ad Alatri, potrebbero essere stati spinti, non da cieca ferocia, ma solo da un eccesso di curiosità e desiderio di eccitazione.
Una conclusione troppo drammatica per essere vera.
NORMALE PER I GIOVANI LA VIOLENZA FISICA E VERBALE
' Ben 330 ragazzi tra i 18 e i 25 anni- secondo quanto sostiene Paola Vinciguerra, psicologa e presidente di Eurodap-ben 7 su 10 dei contattati non ritiene utile denunciare pesantemente la gravità delle azioni mentre sostiene , sorprendentemente, che tali comportamenti nascano solo per curiosità''.
Per questo panel, ad esempio, la violenza fisica e verbale nei confronti di padre e madre, o di altri adolescenti, può scaturire solamente da una ricerca di eccitazione.
L'USO DI DROGHE E' CONSIDERATO NORMALE
Se poi si parla di droghe il responso è ancora più preoccupante. Infatti la maggior parte considera assolutamente normale il loro utilizzo.
Se nella fascia di età dei più giovani le risposte sono negativamente sorprendenti , quelle degli intervistati di mezza età non lo sono da meno.
Infatti tra i 25 e 45 anni quasi l'80% degli indagati considera questi episodi solo bravate, l'uso di droghe non è assolutamente allarmante. Ma la vera sorpresa sta nel dove il campione colloca le responsabilità: in primis sui social e nei secondi sui genitori a cui è consigliato di fare corsi per imparare a educare i figli.
FAMIGLIA, SCUOLA E SOCIAL I RESPONSABILI
Una quasi normalità nelle risposte viene dalla fascia più senior, quella dai 45 ai 65 anni. La maturità fa considerare tutti questi atteggiamenti sicuramente gravi attribuendone la responsabilità sia ai social che alla scuola.
' Vi è un grave allarme sociale- conferma il Presidente Eurodap -per quanto riguarda tutti questi comportamenti antisociali. E ogni giorno abbiamo evidenza di fatti drammatici. Purtroppo sembra essere una normale modalità di comportamento tra gli adolescenti. E in questo trend la famiglia pare essere il responsabile numero uno. Stato, social e media sono gli altri attori/ influenzatori di questo processo'.
Immaginiamo che la maggior parte del mondo giovanile non sia assolutamente così. Purtroppo, una parte minoritaria, si muove in un'area grigia dove i limiti sull'illegalità vengono varcati molto spesso e, quello che pare ancora più grave, senza consapevolezza.