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Cronache
Il sindaco presidenzialista di Amatrice e la scuola crollata

 

Sergio Pirozzi è balzato agli onori della cronaca per le prime dirette post terremoto in cui urlava drammaticamente al telefono "Amatrice non esiste più"; sindaco di Amatrice, eletto per la seconda volta nel 2014, un passato in Alleanza Nazionale (registrata la presenza tra i soccorritori dell' ex sindaco Alemanno) e un rapporto intenso con il calcio essendo ancora l'allenatore del Trastevere (serie D) ed avendo allenato precedentemente il Rieti in C2 e come vice - allenatore addirittura l'Ascoli in serie B. Ascoli che, tra parentesi, era stato battuto proprio dal Trastevere per 3 - 2 ad Amatrice dove era in ritiro ("come aveva chiesto la società", tiene a precisare per evitare sospetti conflitti di interesse)  a fine luglio.
Pirozzi è uomo verace e sanguigno che "non le manda a dire"; ad esempio ha litigato con lo chef Carlo Cracco a causa dell'idea innovativa del cuoco di voler mettere l'aglio nella famosissima "amatriciana" ed ha polemizzato con il premier Renzi che aveva utilizzato il termine "all'amatriciana" per indicare la sindaca Raggi appena eletta a Roma
http://www.comune.amatrice.rieti.it/comunicato-stampa-virginia-raggi-sara-un-sindaco-allamatriciana/
Famosa poi la minaccia di secessione di Amatrice dal Lazio se fosse stato chiuso l'ospedale che tuttavia non aveva i numeri secondo la legge per esserci.
Per non farsi mancare niente è anche il presidente dei "Comuni dimenticati" (sic).
Il fatto è che però, questo uomo divenuto di colpo famoso in Italia per la sua estrema loquacità e presenzialismo in ogni Tv e giornale, che si presenta con una felpa salviniana con su scritto appunto "Amatrice" è incappato in un fatto abbastanza imbarazzante.
La scuola "Capranica" che era stata appena restaurata nel 2012 con una spesa di ben 700.000 € (200.000 € anticipati dallo stesso comune di Amatrice alla Provincia di Rieti) con criteri antisismici è venuta giù durante il sisma e per fortuna non c'erano bambini dentro; il sindaco Pirozzi si era vantato apertamente all'epoca per questa opera che a suo dire segnava un cambio di marcia sulla modalità della prevenzione.
Il fatto che sia crollata subito non depone bene e la magistratura ha già aperto due inchieste con gli inquirenti che hanno fatto notare come ci sia molta sabbia e poco cemento nella struttura che ora giace al suolo; ora, come lo stesso sindaco ha già detto al Messaggero, c'è la possibilità che gli arrivi un avviso di garanzia il che sarebbe sì un "atto dovuto" come lui stesso dice mettendo le mani avanti; dovuto sì ma sicuramente non un bell' atto.
Non piace nemmeno lo scaricabarile che il sindaco Pirozzi ha fatto sul Genio Civile che nel 2013 (un anno dopo la fine dell'opera) avrebbe dato il suo beneplacito alla correttezza dei lavori.
Il Fatto Quotidiano ricostruisce la vicenda giudiziaria appena iniziata:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/08/27/terremoto-centro-italia-dai-materiali-alle-procedure-di-costruzione-le-due-inchieste-sul-sisma-e-gli-sfollati-rischiano-lindagine/2999311/
Sempre il Fatto ha invece messo in luce possibili inquietanti legami con la mafia nell'opera di ristrutturazione della scuola:
http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/lavori-nella-scuola-distrutta-lombra-dei-legami-con-i-boss/
Insomma una situazione quella della scuola molto ingarbugliata e che non promette nulla di buono; forse in questo frangente il sindaco di Amatrice avrebbe dovuto agire con maggiore cautela evitando la solita (sovra)esposizione mediatica che in questo caso sta ritorcendoglisi contro come un boomerang.

Tags:
amatrice sindaco terremoto
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