Cronache
Anche l'Agenzia del Demanio ha scelto la rigenerazione urbana transitoria
Roberto Reggi, direttore dell'Agenzia del Demanio: con Urban Value abbiamo dato vita a un esempio virtuoso di collaborazione tra tra pubblico e privato
Palazzo Fondi, di proprietà dell'Agenzia del Demanio, è stato affidato temporaneamente, per un anno, all’Urban Value dell’agenzia Ninetynine, rappresentando il primo esempio di rigenerazione urbana transitoria sperimentato dall’Agenzia del Demanio. L’apertura del Palazzo, rimasto inaccessibile per diversi anni, è avvenuta in occasione dell’inaugurazione della mostra internazionale Poison Exhibition, ed è stata organizzata una conferenza stampa per la presentazione del progetto di valorizzazione.
L'obiettivo è stato quello di creare valore per la città nel breve periodo, restituendo al territorio uno spazio urbano abbandonato da tempo e trasformarlo in un luogo di arte, cultura, sperimentazione e multidisciplinarità in attesa di essere riqualificato a partire dal 2019 per diventare la sede di Agcom. Si tratta di un nuovo corso, come ci ha confermato Roberto Reggi, direttore dell'Agenzia del Demanio, che gestisce - tra fabbricati e terreni dello Stato - più di 43 mila beni, per un valore di circa 60,5 miliardi di euro.
"L'agenzia - spiega Reggi - non viene più vista solamente come un luogo burocratico che gestisce il patrimonio dello Stato, ma come un ente che partecipa attivamente al recupero urbano". Ma non solo: "Abbiamo una responsabilità nel far vivere questi bene pubblici, anche per ridurre i costi e ridurre le locazioni passive. Si tratta di beni pubblici che vengono recuperati e che liberano così spazi privati dove paghiamo affitti". Ma per il recupero definitivo, visto che parliamo di grandi spazi, ci vogliono tempi molto lunghi. Ecco perché "l’uso temporaneo porta anche un beneficio economico che altrimenti non avremo".
Questo tipo di operazione con Urban Value, rappresenta, aggiunge il direttore dell'Agenzia del Demanio, "un esempio virtuoso di collaborazione tra tra pubblico e privato, dove ognuno non tende a fare solamente la propria parte in maniera rigorosa, ma cerca di fare sempre un po’ di più. Per il successo di queste attività, infatti, ci vogliono soggetti illuminati che seguano il progetto con grande determinazione, superando anche i tanti ostacoli burocratici. Solamente per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie c'è bisogno di un lavoro non banale, spesso invisibile, di cui non ci si rende conto"