Cronache
Bob Angelini, il retroscena: l'amica ha parlato perché fermata in zona rossa
Il musicista chiude il caso: "Ho sbagliato, pago". Ma l'amica non l'ha "tradito", ha dovuto perché fermata dalla Gdf mentre lavorava in orario di coprifuoco
Sulla vicenda di Roberto "Bob" Angelini e della sua (ex) amica che l'ha denunciato per lavoro in nero alla Gdf c'è un nuovo particolare: la donna ha dovuto parlare perché è stata fermata mentre lavorava di notte in zona rossa, e rischiava quindi a sua volta una sanzione per violazione delle norme anti contagio.
Angelini, cantautore romano e musicista a Propaganda Live su La7, prova a chiudere la vicenda che lo ha visto suo malgrado protagonista in questo fine settimana. "Ho sbagliato, pago - scrive su Instagram - Ho scritto di pancia, non insultatela più”. In effetti tutto è nato perché Angelini aveva postato un video in cui si diceva "tradito da un'amica" che aveva aiutato, lamentando di dover pagare una multa da 15mila euro per lavoro in nero. Ma in questa storia c'è di più.
L'amica non l'ha "tradito" (posto che si potesse definire così il suo comportamento), ma è stata costretta a farlo. Lo spiega lei stessa attraverso una propria amica, Flaminia Giuliani, che scrive su Facebook: “C’era una volta una mia amica che lavorava come rider per un noto ristorante romano - si legge nel post della Giuliani -. Il titolare del ristorante le aveva promesso di assumerla tramite regolare contratto, ma alla fine, temporeggiando mese dopo mese, continuava a tenerla occupata in nero, facendole dunque correre il rischio di non essere minimamente tutelata. Una volta la mia amica, durante una sera di zona rossa, mentre era in giro a fare consegne a domicilio oltre l’orario del coprifuoco, venne fermata dalla Guardia di finanza per i noti controlli sugli spostamenti. Le domande riguardavano i motivi dello spostamento. L’amica in questione rispose che lavorava per un ristorante e che stava rientrando sul posto di lavoro dopo aver effettuato le consegne a domicilio”. Ma la Gdf non si ferma lì e inizia a scavare, convocando la donna già fermata, che "decise di rispondere alle domande fatte con assoluta sincerità”. Altrimenti, essendo stata trovata in giro in orario di coprifuoco, i problemi sarebbero stati tutti suoi e delle sue tasche. Da lì l'emersione del rapporto di lavoro non regolare, e tutto il resto. E una domanda viene naturale: non era meglio evitare da parte di Angelini tutto il battage sui social, e pagare la sanzione in silenzio?