Cronache
Incidente con il paracadute: in fin di vita il carabiniere eroe della A14
Massimo Piras, 55 anni, si è schiantato nell'atterraggio. Nel 2018 fu tra i primi soccorritori dopo l’esplosione dell’autocisterna
Massimo Piras l'eroe della A14 è in grave condizioni dopo lo schianto col paracadute.
Sbaglia l’ultima manovra, prima di atterrare, vicino all’impianto dell’avio-superficie di Molinella. A darne la notizia è Il Resto del Carlino. Il maresciallo maggiore dei carabinieri e comandante del Radiomobile di Borgo Panigale, Massimo Piras, 49 anni, padre di due bimbi, originario di Nuoro;
Lo scorso agosto questo carabiniere di 49 anni salvò dalle fiamme, sulla A14 a Bologna, alcuni ragazzi bulgari coinvolti nell’esplosione di un’autocisterna carica di Gpl che aveva tamponato un camion.
Premiato nel 2018 dal console della Repubblica di Bulgaria per aver prestato i primi soccorsi ai ragazzi bulgari in gita dopo la rovinosa esplosione di un’autocisterna in tangenziale. Lo scorso maggio, sempre per gli stessi motivi, il carabiniere ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la medaglia d’oro al valore civile in occasione del 205° anniversario della fondazione dell’Arma.
Il militare, ieri nel giorno dell’Epifania, come di consueto, si è recato all’avio-superficie per effettuare alcuni lanci. Nonostante il paracadute si sia aperto senza alcun problema, nell’ultimo tratto, – secondo i primi rilievi – prima dell’atterraggio, Piras ha presumibilmente sbagliato una manovra, a pochi metri dal terreno a fianco di un laghetto. La caduta è stata così rovinosa che, nell’impatto, ha perso conoscenza. Sul posto sono accorsi immediatamente i sanitari del 118, prima con l’ambulanza, poi con l’elisoccorso. In un primo momento si era diffusa la voce che fosse caduto un ultraleggero e così, in pochi minuti, sono arrivati anche i vigili del fuoco, che hanno comunque dato man forte ai sanitari per aiutare il paracadutista.
Per effettuare i rilievi del caso sono intervenuti i suoi colleghi del nucleo operativo e radiomobile di Molinella, diretti dal capitano Mattia Ivano Losciale. Lo staff del 118 ha prima stabilizzato il militare, privo di conoscenza, poi Piras è stato caricato con la barella sull’elisoccorso per essere trasportato all’ospedale Maggiore.
Le condizioni del militare sono apparse subito gravissime. Dopo l’incidente, gli amici dell’avio-superficie si sono raccolti attorno al carabiniere, tutti in apprensione per il suo stato di salute. Il maresciallo maggiore è molto conosciuto da tutti i frequentatori della struttura. Il laghetto a fianco del terreno dove è precipitato il 49enne, avrebbe dovuto servire per attutire l’impatto. Il paracadutista, però, è piombato a qualche metro di distanza dal piccolo specchio d’acqua.
"L’atterraggio in velocità – hanno sottolineato i paracadutisti dell’avio-superficie al Resto del Carlino – è una prerogativa degli atleti esperti e Piras, da anni, pratica questo tecnica senza alcun problema. È una persona straordinaria, conosce benissimo il paracadutismo. Pur essendo un eroe, per quello che ha fatto in servizio dopo l’esplosione dell’autocisterna, con noi si è sempre dimostrato un amico e non ha mai fatto pesare assolutamente i suoi riconoscimenti".